L’Assemblea nazionale Costituente del Pd si è svolta quest’oggi a Roma con l’obiettivo di approvare il nuovo Manifesto. A esprimersi in merito è stato il segretario Enrico Letta. “bbiamo bisogno di un nuovo partito, non di un nuovo segretario. E per un nuovo partito serve una base politica, e il manifesto la dà, una base che ci mette nelle condizioni di essere molto ambiziosi per il futuro”, ha affermato come riportato da Ansa. “Questo manifesto non si ponga il problema dell’abrogazione del lavoro che fu fatto alla nascita del Pd, nel 2007, da giganti, rispetto ai quali non mi sento di paragonarmi, che rimane parte dell’atto di nascita del nuovo Pd. Sarebbe stato sbagliato metterci a fare le pulci a quel manifesto frutto del contributo, tra gli altri, di giganti del pensiero democratico come Scoppola o Reichlin”.
Letta ha inoltre ribadito che “dobbiamo vivere un senso di unità che viene prima di tutto. La forza del nostro partito è indispensabile”. “L’alternativa alla destra, in Lombardia e Lazio, l’abbiamo messa in campo noi. Questo nostro ruolo è insostituibile. C’è stato un tentativo di sostituirci. Il tentativo di sostituire il Pd è fallito”. E conclude: “Esco più determinato di quanto ho cominciato, esco più innamorato del Pd di quando ho cominciato, vi assicuro che non costruirò un partito alternativo al Pd. Non mi sono pentito di essere tornato da Parigi. Le amarezze e ingenerosità le tengo per me: siamo una comunità viva. Abbiamo una grande responsabilità, far cambiare linea al governo su tante scelte sbagliate. Dico ai candidati, parlatevi fra di voi, il futuro del partito dipende dalla vostra capacità di costruire linguaggi che vi consentano di essere diversi ma di capirvi nei momenti essenziali”.
Pd, ai voti il Manifesto dei valori: in diretta streaming video l’Assemblea nazionale Costituente
Oggi, sabato 21 gennaio, è un giorno importante per il Pd: a partire dalle ore 10.00 è in programma all’Auditorium Antonianum in Viale Manzoni 1 a Roma, in modalità ibrida, la diretta dell’Assemblea nazionale Costituente. Fra i punti all’ordine del giorno l’approvazione del Regolamento per il Congresso, la presentazione dei lavori del Comitato Costituente e la presentazione degli esiti del documento Bussola. L’Assemblea nazionale Costituente del Pd sarà disponibili anche in diretta streaming: per la precisione sul canale Youtube e sulla pagina Facebook del Partito Democratico.
Come riportato dai colleghi dell’Adnkronos, non dovrebbero esserci sorprese nella giornata Pd. Quella di oggi è una parte importante del percorso congressuale dem e, a meno di sorprese dell’ultimo minuto, si va verso la messa ai voti in Assemblea del Manifesto dei valori. Sarebbe, spiega l’agenzia di stampa, una sorta di sintesi del lavoro della Commissione che in queste settimane ha lavorato sulla Carta fondativa del Partito Democratico.
Assemblea nazionale Costituente Pd in diretta: i temi sul tavolo
Secondo quanto filtrato nelle ultime ore, i quattro candidati alla segreteria del Pd avrebbero raggiunto l’intesa per allungare la Assemblea nazionale Costituente oltre il voto per la segreteria, così da passare poi il lavoro alla nuova Assemblea eletta con le primarie. In base a questo punto, nella scaletta dei lavori dell’Assemblea nazionale costutente di oggi dovrebbero essere inseriti gli interventi dei “saggi” che hanno preso parte alla Commissione per illustrare il lavoro svolto. I lavori dell’Assemblea Costituente saranno aperti dal segretario uscente Enrico Letta e dovrebbero prendere la parola anche Gianni Cuperlo, Paola De Micheli, Stefano Bonaccini e Elly Schlein per illustrare la propria candidatura.
Nella bozza del documento, nella parte iniziale “Il Filo Rosso” sono contenute parole e concetti come “difendere la Costituzione, di valorizzare la cultura antifascista da cui nasce e di impegnarci per una sua compiuta applicazione”. Ed ancora la lotta a “disuguaglianze, povertà, discriminazioni e marginalità sociali”, il fatto che “diritti sociali e diritti civili” sono “da considerare come inscindibili”. Una sottolineature sulle donne: “Non c’è vera democrazia se non si valorizzano le donne, riconoscendo lo spazio e il ruolo che spetta loro. Non c’è vera democrazia se le nuove italiane e i nuovi italiani continuano a rimanere ai margini della vita politica e sociale del Paese”.