Scoperto un vero e proprio assenteista seriale a Catanzaro, in Calabria: 15 anni a percepire lo stipendio senza mai recarsi sul luogo di lavoro. A scriverlo sono i colleghi dell’edizione online di TgCom24, che raccontano di come in totale l’assenteista abbia rubato allo stato ben 538mila euro. La Procura di Catanzaro ha chiuso le indagini negli scorsi giorni nei confronti di un dipendente dell’azienda Pugliese Ciaccio, tale Salvatore Scumace di anni 66, ma anche verso i suoi superiori, che di fatto non avrebbero preso provvedimenti, così come riporta sempre TgCom24.it, nei confronti dello stesso, impedendogli tutte queste assenze ingiustificate.



Sono così finite sul registro degli indagati sette persone, a vario titolo, fra dipendenti, funzionari e dirigenti, e nei loro confronti le accuse sono quelle di abuso d’ufficio, falso ed estorsione aggravata. Scumace era stato assegnato al Centro Operativo Emergenza Incendi (C.O.E.I.) dell’ospedale di Catanzaro nel lontano 2005, ma nel corso dei successivi 15 anni, così come è stato ricostruito attraverso tabulati, turni e testimonianze, lo stesso 66enne non si è mai visto in ospedale.



ASSENTEISTA SERIALE A CATANZARO: MINACCE A RESPONSABILI E DIPENDENTI VARI

Sembra che l’assenteista abbia fatto ricorso a varie tecniche per non andare mai a lavorare, a cominciare dall’intervento di terze persone, ma anche mettendo in atto delle vere e proprie “condotte estorsive”, come scrive TgCom24.it. A riguardo viene sottolineato come nel 2005 “una persona molto distinta” si sarebbe recata senza alcun preavviso presso l’ufficio della responsabile del C.O.E.I, mettendo in atto delle velate ma comunque inequivocabili minacce relative all’incolumità dello stesso responsabile e anche a quella dei suoi famigliari, costringendo così la stessa (una donna), a non segnalare l’assenteismo di Scumace, pena pesanti ritorsioni. Le minacce sarebbero poi state allargate anche ad altri dipendenti dell’azienda, così come da indagini effettuate. Nel 2020 era stato poi avviato un primo procedimento disciplinare verso l’assenteista, conclusasi con l’insussistenza della possibilità di avanzare un addebito disciplinare nei suoi confronti, quindi lo scorso ottobre è stato aperto un altro procedimento che si è chiuso con licenziamento senza preavviso.

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