A.A.A. cercasi assessore donna: potrebbe essere riassunto in questi termini il contenuto del bando pubblico diramato dal sindaco di Campello sul Clitunno, piccolo Comune alle porte di Spoleto, nel tentativo di individuare una quota rosa da inserire all’interno della Giunta comunale, alla luce delle dimissioni rassegnate da Fabiana Grullini. Il primo cittadino, Maurizio Calisti, ha tentato la strada della manifestazione d’interesse, in scadenza il prossimo 31 agosto, per provare a ovviare all’inconveniente.
Non solo: prima di ricorrere a tale soluzione, ha effettuato anche un sondaggio fra le consigliere elette con la sua lista civica, “Amiamo Campello”, e ha provato a volgere il proprio sguardo anche a contesti extra-politici, senza tuttavia raccogliere alcun tipo di disponibilità. Da qui, dunque, l’idea di avviare le ricerche mediante candidature spontanee: “La mia intenzione è quella di mantenere la rappresentanza femminile in giunta. Non c’è legge che mi obblighi, essendo il Comune sotto i 3mila abitanti, ma voglio una donna. Non essendoci riuscito nel modo consueto, ho provato così”.
CERCASI ASSESSORE DONNA IN UMBRIA: QUALI SONO I REQUISITI RICHIESTI?
Fra i requisiti inclusi all’interno del bando, vi è, ovviamente, quello di non essere in conflitto di interessi con l’incarico, oltre alla necessità di essere residente o legata a Campello, di condividere il programma della lista civica e il programma di governo del piccolo Comune, ma anche di “non trovarsi in rapporto di parentela o affinità fino al terzo grado con il sindaco”. Tuttavia, come ha dichiarato il primo cittadino a “La Stampa”, “stante il carattere politico e discrezionale della nomina, il sottoscritto sarà libero di valutare le candidature, ricorrendo, ove ritenuto necessario, anche a colloqui con le interessate. Questa procedura è stata già effettuata per altri Comuni, ci proviamo anche noi. Del resto, c’è sempre il rischio che una Giunta tutta al maschile possa essere oggetto di ricorso al Tar“.
Per ora non sono pervenute candidature, ma ci si augura che il quadro possa cambiare da qui a fine mese: “Le deleghe rimarranno quelle dell’assessora dimissionaria (tra cui Servizi sociali, Cultura, Turismo, Sviluppo economico), ma non escludo che possa esserci una ridistribuzione di incarichi”.