Prima il reiterato attacco di Pierluigi Bersani sui “cimiteri pieno se il Centrodestra fosse stato al Governo”, nuova polemica choc tra maggioranza e opposizioni questa volta in arrivo direttamente da Roma e dall’assessore M5s Alessandro Ieva (vicepresidente e assessore all’Ambiente, Territorio e Sicurezza del Municipio Roma X): con un fotomontaggio postato sulla sua pagina Facebook, il pentastellato attacca a testa bassa contro Salvini, Meloni e Tajani dopo aver partecipato alla manifestazione del 2 giugno scorso per le vie della Capitale. «Rabbrividisco solo al pensiero se l’emergenza #covid19 l’avessero gestita loro. (fotomontaggio provocatorio dal web) Iniziamo a fare delle riflessioni, inizio io nel primo commento», scrive Alessandro Ieva mostrando la foto-fake realizzata da Spinoza.it dove i tre leader di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia si fanno un selfie con alle spalle una vittima del coronavirus.



Prima di scatenare una feroce polemica contro la scelta di enorme dubbio gusto nel postare un fotomontaggio del genere, Ieva prosegue l’attacco social contro Salvini, Meloni e Tajani scrivendo «Vista la manifestazione con assembramenti, senza distanza sociale, moltissimi senza mascherina, ho pensato che l’emergenza #Covid19 fosse finita e finalmente sollevati da questo macigno che ha messo in ginocchio non solo l’Italia. Invece no, gente irresponsabile ha ben pensato che le disposizioni del governo valessero solo per i ristoratori, per i medici, gli ospedali, le persone che hanno perso il posto di lavoro, scuole, chiese, stadio, concerti, cinema, mentre loro fossero esenti dal rispettare le regole».



IRA CDX CONTRO L’ASSESSORE DELLA RAGGI

Mentre proseguono le manifestazioni con grandi assembramenti di persone (dalle Sardine a Roma per Floyd agli altri flash mob anti-razzisti sparsi in tutto il Paese) senza scatenare tutte le polemiche sul mancato distanziamento come invece avvenuto contro il Centrodestra lo scorso 2 giugno, la polemica politica non poteva che esplodere dopo il post dell’assessore grillino: «Chi occupa un ruolo istituzionale non può assolutamente scadere così in basso. Non può credere di avere licenza di poter far tutto ciò che si vuole. Così ha offeso la memoria delle vittime del virus, chi ne ha sofferto o perso un caro durante questa tragedia», scrivono William De Vecchis, Claudio Durigon e Monica Picca, gli esponenti responsabili della Lega a Roma. Sulla stessa scia anche Forza Italia che in una nota di Francesco Giro contesta apertamente il fotomontaggio diffuso da Ieva: «una foto taroccata, che offende innanzitutto la memoria dei malati e delle vittime del coronavirus […] andrebbe censurato e cacciato dalla giunta».



Chiude Giorgia Meloni in prima persone che non esita a sostenere «A rabbrividire sono gli italiani, costretti ad avere personaggi del genere come rappresentanti delle istituzioni. Che schifo». Di natura diverse ma decisamene ignobile il tenore dei commenti che poi si sono riversati contro lo stesso Ieva che – senza minimamente chiedere scusa per quanto provocato solo qualche ora prima – giustamente in questo caso scrive successivamente «Mi rendo conto che non si può pretendere cultura da tutti, ma arrivare a minacciare o istigare alla violenza non lo posso consentire. Per questo lascio questi commenti con nome e cognome nel caso dovesse accadere qualcosa alla mia persona o alla mia famiglia».