Tutti gli utenti chiamati a sottoscrivere una polizza assicurativa di qualsiasi tipo, spesso si imbattono nell’obbligo di franchigia. Ma in cosa consiste, come funziona e a quanto ammonta Questo onere? Ecco come evitare spiacevoli sorprese.

Assicurazioni: cos’è la franchigia e cos’è quella relativa

Quando si deve sottoscrivere una polizza assicurativa, molto spesso le persone si trovano a dover fronteggiare un onere obbligatorio aggiuntivo denominato franchigia. Questa può essere una somma in denaro fissa oppure sottratta al premio complessivo che potrebbe, in alcuni casi, modificare anche il budget previsto dall’utente. È bene sapere che la franchigia è integralmente a carico dell’assicurato.



Non tutte le assicurazioni però prevedono l’applicazione di una franchigia, infatti alcune utilizzano proprio l’assenza della franchigia come metodo promozionale e come leva di marketing. Si tratta di una somma in denaro che molto spesso viene sottratta al premio da versare. In altri casi invece la franchigia viene fatturato all’utente successivamente, ad esempio coloro che noleggiano un’automobile e causano un incidente senza essere coperti dall’assicurazione, potrebbero dover pagare una franchigia aggiuntiva prevista dal contratto di noleggio del veicolo.
Se la franchigia invece è stata denominata relativa, questa prevede un limite massimo dell’esborso in denaro previsto dall’utente, oltre il quale il rimborso sarà integrale. Se ad esempio la franchigia relativa è di 350, mentre il danno è di 400 euro, l’assicurazione rimborserà integralmente 400 euro.



Mettiamo il caso una polizza assicurativa prometta di rimborsare l’80% delle spese sostenute con una franchigia di 10 euro. Se la spesa è di €100, l’utente si vedrà a rimborsare soltanto 70 euro, pari al 80% delle spese meno 10 euro di franchigia.

Assicurazioni: cos’è lo scoperto

Quando invece si indica la presenza di uno scoperto, il bene sapere che questo non è un sinonimo di franchigia. Scoperto e franchigia non sono la stessa cosa. Lo scoperto non indica mai una cifra fissa da sottrarre al premio previsto per il rimborso. Si tratta di una tipologia che viene in propriamente denominata franchigia ma che è spesso utilizzata dalle polizze assicurative come quelle sulla salute.



Altre tipologie di franchigia invece sono previste anche da polizze assicurative sulla salute ed altre tipologie di assicurazioni. Non sempre la franchigia indica la presenza di un danno, molto spesso si tratta proprio di una quota fissa da sottrarre dal premio in denaro. Spesso l’ho scoperto può indicare anche un minimo ed un Massimo affiancato alla percentuale quindi può essere pari al 10% con un minimo di 250 e un massimo di 5000 euro.

Per scegliere il contratto migliore dunque bisognerà considerare sia lo scoperto che la franchigia oltre all’ipotesi di potenziali spese da effettuare. E non soltanto il costo dell’assicurazione importante, ma anche questi parametri in modo da poter scegliere la tipologia di assicurazione che garantisce un rimborso Maggiore.