Non sono ancora stati scelti ma gli assistenti civici sono già un caso. Numerosi sono infatti le critiche nei confronti della decisione del governo di mandare in piazza 60mila persone per “vigilare” sui comportamenti anti-coronavirus, a cominciare da quello di Matteo Renzi, leader di Italia Viva, che nella sua e-news odierna scrive: “Solo a me sembra una follia finalizzata ad avere visibilità? Come spesso accade la penso come Matteo Orfini. Non sarebbe meglio valorizzare di più il terzo settore e il servizio civile?”. Matteo Orfini aveva specificato: “Non servono assistenti civici. Servono ministri che facciano i ministri e amministratori che facciano gli amministratori. Non una schiera di influencer che commentano indignati le foto del giorno”. Dura anche la leader di Fratelli d’italia, Giorgia Meloni: “Una milizia autorizzata dal Governo – scrive su Facebook – cos’è, la versione grillo-piddina dei guardiani della rivoluzione? Credo veramente che si stia esagerando. La deriva autoritaria alla quale stiamo assistendo sta assumendo contorni grotteschi ma non per questo meno pericolosa di ogni altra deriva liberticida. Al Governo consiglio di non tirare troppo la corda perchè gli italiani sono stanchi e arrabbiati”. Da segnalare infine le parole del ministro Boccia, che ci ha tenuto a precisare: “Nessuna vigilanza, ronda o sentinelle anti spritz. Non potranno chiedere i documenti ma solo segnalare a vigili e forze dell’ordine”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ASSISTENTI CIVICI CHI SONO? NO MULTE E LAVORO GRATIS “DISTRIBUIRANNO EDUCAZIONE”
Partirà a breve il bando per gli assistenti civici, 60mila volontari che vigileranno nelle varie piazze italiane sui comportamenti tenuti che siano in linea con le regole anti-coronavirus. Il Corriere della Sera ha cercato di fare un po’ di chiarezza su queste figure, a cominciare dal dire che i volontari saranno riconoscibili in quanto avranno una casacca con scritto appunto “assistente civico”, con davanti il logo della Protezione Civile, dell’Anci e del Comune in cui prestano servizio. Gli assistenti civici non potranno fare le multe e neanche delle ronde, ma semplicemente saranno “distributori di buona educazione”, come spiegato dal presidente dell’Anci Decaro. Il ministro Boccia a riguardo ha aggiunto: “Ci ricorderanno, con gentilezza, nei luoghi di assembramento che occorre ancora qualche sacrificio per tutelare i nostri cari e non vanificare gli sforzi fatti fin qui”. I volontari saranno in servizio fino al termine dell’emergenza previsto per il 31 luglio e non riceveranno alcun compenso, prestando il proprio servizio a titolo gratuito per tre giorni a settimana e non più di 16 ore in totale. Gli assistenti civici saranno coperti dall’Inail e avranno una polizza assicurativa di responsabilità. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ASSISTENTI CIVICI: “RONDE” GOVERNO ANTI-MOVIDA
La movida fa preoccupare sindaci, Governo e Regioni per il possibile ritorno del coronavirus? Nessun problema, ecco pronto il bando da 60mila volontari per gli “assistenti civici”, la nuova invenzione dell’esecutivo Conte riguarda una nuova figura che possa vigilare (e dunque anche multare o comunque far multare) chi non rispetta il distanziamento fisico nella fase 2 appena entrata nel vivo. «In settimana sarà lanciato il bando rivolto a inoccupati, a chi non ha vincoli lavorativi, anche percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali», spiegano il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Francesco Boccia e il presidente dell’Anci nonché sindaco di Bari Antonio Decaro dopo l’accordo trovato in giornata. Saranno volontari, sì, ma pur sempre dei reali collaboratori delle istituzioni – un po’ come gli ausiliari del traffico per il controllo di soste e parcheggi – e potranno dunque intervenire per eliminare ogni situazione di “assembramento”, in special modo nei luoghi della “movida” che così tanti problemi sembra provocare da Nord a Sud al Centro in maniera del tutto indistinta.
BANDO 60MILA VOLONTARI: COME FUNZIONA
Gli assistenti civici, secondo le prime anticipazioni del bando, saranno individuati su base volontaria e coordinati dalla Protezione civile: non solo, saranno impiegati anche per sostenere la parte più debole della popolazione nelle prossime settimane in cui si tenterà di scongiurare il rischio di una seconda ondata di Covid-19 in tutta Italia. «Stiamo progressivamente entrando in una nuova normalità, c’è una graduale ripresa delle attività produttive e i cittadini stanno, giorno dopo giorno, tornando a popolare le città. I Comuni, attraverso Anci, potranno avvalersi del contributo degli ‘assistenti civici’ per far rispettare tutte le misure messe in atto per contrastare e contenere il diffondersi del virus, a partire dal distanziamento sociale», spiega il Ministro Boccia presentando la nuova figura degli assistenti civici, mentre Decaro aggiunge «Sono stati i volontari, con noi amministratori, a prendersi cura di chi aveva più bisogno nella fase del lockdown. È ai volontari che vogliamo affidare le nostre comunità in questa nuova e complessa fase: quella in cui proviamo a convivere con il virus e impariamo a difenderci, anche tornando a una vita meno compressa dai divieti. Da questa emergenza possiamo uscire solo stando uniti e collaborando ognuno per la sua parte, con senso di responsabilità».
Volontari che circolerebbero in quartieri e nelle strade per aiutare i più deboli ma anche nel far distanziare le persone, delle sorte di “ronde anti-assembramento” che si profilano già a diverse polemiche da parte delle opposizioni: il primo ad intervenire è Stefano Parisi, leader di Energie per l’Italia, che su Twitter attacca «Altre 60.000 assunzioni. Altri precari e stipendi pubblici a chi non lavora. Perché non mobilitano il volontariato per aiutare chi ha bisogno? Ma a che servono? Altri delatori? Multe? E intanto non fanno tamponi, test, né tracciano positivi. Solo voti a PD a spese degli italiani!».