Tra le Regioni non c‘è uniformità nella definizione delle tariffe dedicate all‘assistenza domiciliare, residenziale e semi-residenziale. Il report “Sistemi di remunerazione dell’assistenza domiciliare, residenziale e semi-residenziale – Analisi comparative delle tariffe vigenti a livello regionale” di Agenas ha cercato di farsi strada nel caos della normativa per definire le tariffe regionali delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie erogate nell’ambito della rete dei servizi territoriali. L’obiettivo del report era offrire un supporto alla programmazione delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano oltre a disporre informazioni utili alla ricerca e all’eventuale definizione di un sistema nazionale di remunerazione.



Agenas ha indagato sulle prestazioni medico, riabilitativo infermieristico e di aiuto infermieristico, per persone non autosufficienti e in condizioni di fragilità con patologie in atto o esiti delle stesse. Il report è riuscito a risalire solamente alle tariffe di tre Regioni: Emilia Romagna (24 euro) e Lombardia (25 euro) e Campania che ha tariffato voci con differenze sulla durata della prestazione (per il personale infermieristico (8,22/13,85 euro) e per la riabilitazione (11,57). Il report indaga sui vari livelli di assistenza domiciliare calcolati in base al Coefficiente di intensità assistenziale (Cia): il quadro che emerge, secondo Quotidiano Sanità, è disomogeneo. Le tariffe di livello base sono state individuate solo da Abruzzo, Calabria, Liguria, Piemonte, Sardegna e Sicilia con diverse modalità di calcolo. In Sardegna il costo non è in carico al Ssr ed è pari a 75 euro.



Cure palliative domiciliari: le tariffe definite in solo cinque Regioni

Per l’Adi di III livello ossia patologie che presentando elevato livello di complessità, instabilità clinica e sintomi di difficile controllo che richiedono continuità assistenziale ed interventi programmati, solamente 9 Regioni hanno stabilito le tariffe: si parla di Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sardegna e Sicilia. I costi sono a carico dei Ssr ad eccezione di Lazio, Sardegna e Sicilia. Le tariffe oscillano da una tariffa mensile minima della Lombardia (818,50 euro) fino a quella massima dell’Abruzzo (1.191 euro ma può arrivare anche a 1.715,45) passando per quella della Calabria (1.065,33 euro) e della Liguria pari a 1.100 euro. Per le cure palliative domiciliari, il livello base è stato tariffato solo da cinque regioni (Calabria, Campania, Lombardia, Piemonte e Sardegna): va dai 45 euro giornalieri della Lombardia fino ai 100 euro della Calabria. In Sardegna le tariffe per figura professionale arrivano a 158,33 euro e non sono a carico del Ssr.



Per l’Hospice, per cinque Regioni non è stato possibile individuare una tariffa (Valle d’Aosta, Pa Trento, Marche, Umbria e Sicilia) per tutte le altre si va dalla tariffa più bassa del Molise (142 euro). Il tariffario dell’Hospice pediatrico è stato definito in appena in cinque Regioni (Basilicata, Campania, Liguria, Piemonte e Veneto). Per le Rsa per anziani, cinque Regioni hanno tariffe giornaliere definite: Abruzzo, Calabria, Lazio, Lombardia, Puglia e Sardegna. Liguria e Toscana hanno stabilito delle tariffe Rsa per persone in stato vegetativo e di minima coscienza: Liguria (180,4 euro) e Toscana (255 euro). Le tariffe nelle Rsa per i trattamenti lungoassistenza, recupero e mantenimento funzionali sono state definite in Abruzzo, Campania, Fvg, Lazio, Marche, Liguria, Molise, Piemonte (100% a carico del Ssr), Puglia e Sardegna, spiega Quotidiano Sanità.

Assistenza sociosanitaria semi-residenziale: le tariffe

Per l’assistenza sociosanitaria semi-residenziale, le tariffe sono state definite in 10 Regioni (Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Molise Piemonte e Puglia): si parte dai 32 euro di Lombardia fino agli 81,63 euro della Puglia. Per l’assistenza sociosanitaria alle persone non autosufficienti e affette da demenza, ben 14 Regioni non comunicano i loro dati. Tra quelle che invece le hanno rese note, si parte dai 115 in Abruzzo fino ai 173 euro in Campania. Non tutte le quote sono completamente a carico dei Servizi sanitari regionali. Per quanto riguarda le tariffe del Nucleo Alzheimer, 18 le Regioni che non dichiarano i dati. Per i trattamenti di lungoassistenza, recupero e mantenimento funzionale indirizzati ai non autosufficienti, la tariffa Rsa Demenze è stata dichiarata solo da tre Regioni.