ASSOCIAZIONE ITALIANA CALCIATORI CONTRO LA FIFA, AZIONI LEGALI CONTRO IL MONDIALE PER CLUB A GIUGNO

Dopo il sindacato calciatori inglesi e il sindacato calciatori francese tocca anche all’Italia contestare la Fifa con una nota ufficiale che sottolinea la posizione dell’Associazione Italiana Calciatori sul Mondiale per club del 2025 previsto per il mese di giugno. Il ricorso legale di inglese e francesi è unito a FIFPro Europe e denuncia la troppa mole di partite che attenderà i calciatori nel 2025 con una stagione che inizierà ad agosto e terminerà solo a fine giugno con il Mondiale per club che allungherà la stagione dei top club europei. L’AIC e i sindacati dei calciatori italiani hanno sposato la causa unendosi a inglesi e francesi per quella che sarà un’azione legale per far ripensare il calendario delle prossime stagioni e tutelare i diritti dei calciatori che sono sempre più al centro di un sistema con troppe partite ed un elevatissimo rischio di infortuni. La critica più feroce è contro l’unilateralità delle decisioni della Fifa che non appellano le associazioni dei calciatori per aggiungere partire e creare i calendari per le nuove stagioni.



ASSOCIAZIONE ITALIANA CALCIATORI CONTRO LA FIFA, LE PAROLE DEL PRESIDENTE UMBERTO CALCAGNO

L’Associazione Italiana Calciatori, in particolare, ha fatto uscire un comunicato ufficiale dove contesta la decisione della Fifa appellandosi alla Carta dei diritti fondamentali dell’UE e il diritto alla concorrenza che, secondo loro, non sono rispettati in queste decisioni. L’AIC ha poi sottolineato come sia insostenibile per i calciatori giocare quest’enorme mole di partite che rischiano di rovinare le carriere e lo spettacolo stesso delle competizioni da giocare. Anche Umberto Calcagno (presidente dell’AIC) è intervenuto sulla questione aggiungendo che 70 partite l’anno non sono un numero sostenibile per i top player che sarebbe anche chiamati a viaggiare circa 90 mila km l’anno per coprire tutti questi match. Questa azione legale da parte dei sindacati dei calciatori contro la Fifa potrebbe portare ad un grande ripensamento che troverebbe anche l’approvazione di quei tifosi che tanto contestano l’era moderna del calcio.

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