Si è tenuto ieri nelle meravigliose sale della chiesa di San Francesco del Prato, a Parma, – un incontro voluto dall’Associazione Next e che mirava (come ha effettivamente fatto) a raccontare e dialogare attorno al fenomeno dei migranti per stimolare nei presenti e nell’intera società una nuova visione comune dell’integrazione che passi dalle opportunità di lavoro: la vera e principale missione dell’Associazione, già protagonista di alcuni progetti di cui vi abbiamo parlato su queste pagine, come l’Aula 162, progetto che prende il nome dall’Enciclica “Fratelli tutti” di Papa Francesco. Presenti a Parma – oltre ovviamente al presidente dell’Associazione Renzo Sartori che ha aperto la serata con un suo intervento – la giornalista e presidente del Forum Meritocrazia Maria Cristina Origlia; Suor Francesca Barbanera (direttrice generale di VIDES); Chiara Pazzaglia (presidentessa ACLI Bologna e giornalista) e un gruppo di migranti/attori – ingaggiati dall’Associazione Next – che hanno messo in scena uno spettacolo chiamato “Odissea contemporanea“.



Proprio attorno allo spettacolo – che racconta il viaggio di chi parte dalla propria terra lasciando tutto in cerca di opportunità nel lontano occidente europeo e si trova davanti a sfide e difficoltà – si è concentrata la serata parmense che da una iniziale analisi del fenomeno dei migranti è passata ad una profonda riflessione su quello che ognuno di noi può fare per giungere ad una vera integrazione che si basi soprattutto sul rispetto: ancora una volta l’esempio principe è quello dell’Associazione Next che dal 2020 raccoglie e supporta persone provenienti da ogni parte del mondo per dar loro un dignitoso futuro nel mondo del lavoro.



L’appello dell’Associazione Next: “Con il lavoro l’integrazione dei migranti è possibile”

Secondo il presidente dell’Associazione Next il percorso dell’integrazione dei migranti attraverso il lavoro è ancora costellato “da ostacoli“, ed ora più che mai – mentre le numerose crisi geopolitiche aumentano il numero di profughi in fuga dalla loro terra – è importante creare “le condizioni per integrarli nel tessuto sociale del territorio, attraverso la sinergia tra profit e no profit” che ha dato degli ottimi risultati nel già citato progetto Aula 162 che – grazie all’instancabile lavoro dell’Associazione Next supportata da Procter & Gamble Italia – ha permesso di accompagnare nell’ultimo anno 160 migranti su di una “nuova strada di ripartenza attraverso le 98 opportunità di lavoro” offerte “dalle aziende del territorio“.



Libero, creativo, partecipativo, solidale“: con queste parole – che richiamano direttamente un intervento di Papa Francesco – Chiara Pazzaglia ha ricordato che “da oltre 10 anni siamo impegnati per far sì che si realizzi tale indirizzo (..) di realizzazione della dignità della persona attraverso il lavoro – e qui rimanda direttamente ai progetti dell’Associazione Next –, in una piena armonizzazione vita-lavoro e nell’accoglienza della persona in ogni aspetto della sua esistenza“.

Secondo Suor Barbanera è importante non solo “aiutare [i migranti] ad integrarsi” ma anche – se non soprattutto – perseguire la missione dell’Associazione Next di “umanizzare le esperienze lavorative fornendo anche ascolto e accoglienza. Dovremmo cambiare mentalità e imparare a vivere maggiormente le relazioni – è l’invito che rivolge ai presenti – non pensare al lavoro solo dal punto di vista del profitto, ma guardarci l’un l’altro negli occhi e domandarci anzitutto cosa facciamo per gli altri e, poi, se siamo felici“.