Il sistema previdenziale italiano prevede delle agevolazioni e dei contributi economici per quei datori di lavoro che decidono di assumere persone affette da disabilità. Naturalmente l’entità del contributo varia a seconda della percentuale di invalidità civile e della tipologia contrattuale concordata.
Si tratta generalmente di benefici fiscali che intervengono principalmente sulla riduzione del reddito mensile lordo ai fini previdenziali, quindi viene ridotta la quota contributiva ai fini previdenziali. Il periodo dell’agevolazione è variabile in base ai requisiti del soggetto chiamato all’assunzione. Cerchiamo dunque di capire quali devono essere i requisiti al fine di assicurare ai datori di lavoro una maggiore agevolazione fiscale.
Assunzione disabili 2023: come funzionano le agevolazioni per i datori di lavoro
Le agevolazioni economiche rivolta ai datori di lavoro che decidono di assumere soggetti affetti da invalidità civile, sono sempre esistite e regolamentate dal DPR 915/1978. Il governo ha quindi prorogato queste misure anche per il 2023 ed ha assicurato uno sgravio contributivo in fase di elaborazione della busta paga a tutti i datori di lavoro che hanno deciso di assumere persone portatrice di handicaplegge 68/1999. Si tratta di persone appartenenti alle categorie protette per cui è prevista una riduzione della retribuzione mensile per la parte contributiva sulla base dell’imponibile previdenziale. Esistono però degli scaglioni agevolativi che variano a seconda della percentuale di disabilità dei soggetti assunti. Ma anche della tipologia di soggetti appartenenti alle categorie protette in quanto non sempre rientrano gli invalidi.
La circolare INPS numero 99 del 13 giugno 2013 rievoca infatti questa agevolazioni, ma sulla base della legge 68/1999,3 rientrano nelle categorie protette: i disabili con una riduzione della capacità lavorativa maggiore del 45%, gli invalidi da lavoro con invalidità maggiore del 33%, gli ipovedenti e sordomuti, gli invalidi di guerra oppure gli invalidi civili di guerra, le vittime di organizzazioni criminali oppure di attacchi terroristici e i relativi famigliari.
È necessario inoltre essere iscritti alle liste di collocamento per poter finalizzare a tutti gli effetti l’ottenimento della contribuzione.
Assunzione disabili 2023: a quanto ammontano e quali sono i requisiti
La percentuale dell’agevolazione è variabile in base al grado di invalidità:
- L’INPS infatti riconosce una riduzione del 70% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali per un massimo di 36 mesi sulla base del DPR 915/1978 tra la prima e la terza categoria individuate nella tabella del citato decreto, oppure per tutti coloro che abbiano ottenuto il riconoscimento di una riduzione della capacità lavorativa superiore al 79%.
- La medesima percentuale viene riconosciuta anche ai datori di lavoro che assumono i disabili psichici o intellettivi con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%: in questo caso il bonus viene riconosciuto per un massimo di 5 anni, soprattutto se l’assunzione avviene a tempo indeterminato oppure, qualora il contratto sia tempo determinato, la riduzione viene riconosciuta per tutta la durata del contratto.
- Inoltre la riduzione della base imponibile ai fini previdenziali scende al 35% per un massimo di 36 mesi, qualora gli invalidi abbiano ottenuto il riconoscimento di un handicap compreso tra il 67% al 79%, oppure una minorazione riconducibile dalla quarta alla sesta categoria del decreto presidenziale numero 915/1978.