ISMEA apre le danze ad una nuova edizione della Banca Nazionale delle Terre Agricole il cui archivio contiene la disponibilità dei terreni agricoli in tutto il territorio italiano. Molti di essi sono stati abbandonati e predisposti alla vendita tramite asta.
I potenziali acquirenti potranno fare domanda entro e non oltre il 29 agosto 2024 e consultare la mappa dei terreni attraverso il sito ufficiale BTA. Per confermare l’interesse è sufficiente cliccare sul link ottenuto via PEC.
Nuova asta dei terreni agricoli in Italia: come funziona?
Gli interessati alla partecipazione all’asta dei terreni agricoli dovranno seguire le informazioni contenute all’indirizzo di posta elettronica certificata. La lettera di invito prevede un’offerta d’asta di base sotto al quale non si può scendere per aggiudicarsi il terreno.
Le offerte economiche possono essere presentate al Notaio Periferico, al Banditore, tramite la piattaforma online oppure via cartacea in una busta chiusa.
I terreni agricoli all’asta sono conformi alle disposizioni di Legge e possono essere modificati secondo quanto previsto dalla normativa vigente (ultimamente è stato predisposto un divieto di fotovoltaico su di essi).
Gli offerenti hanno un vincolo sulla loro offerta economica pari a 180 giorni a partire dalla data in cui è stata fatta domanda. Per poter aderire adeguatamente è indispensabile versare un deposito cauzionale pari al 10% del valore a base d’asta di ogni lotto o terreno agricolo.
Il deposito va versato mediante assegno circolare bancario non trasferibile intestato unicamente a ISMEA.
428 Terreni agricoli
La settimana edizione della Banca nazionale delle terre agricole prevede in archivio 428 terreni agricoli disponibili. La vendita deriva da alcune operazione fondiarie che non state portate a termine con successo. Le terre in commercio corrispondono a più di 11 mila ettari di cui sono proprietari l’ISMEA e alcune Regioni italiane.
Il catalogo propone grandi apprezzamenti in Puglia e ricchi fazzoletti di terra senesi (tra cui aree perfette per la realizzazione di piccole vigne e seminativi). I prezzi variano da 100 mila euro fino a terreni da più di 1,5 milioni di euro.