L’asteroide 2020 XR, considerato “potenzialmente pericoloso” ha “sfiorato” la Terra poco dopo le ore 6:00 di oggi, mercoledì 4 dicembre 2024. Si tratta di un asteroide che misura circa 300 metri, quindi quanto tre campi da calcio messi assieme, e che ha sorvolato il nostro pianeta, “sfiorandolo” come si dice in gergo tecnico.



Stando a quanto fatto sapere da LiveScience.com, il masso stellare in questione viaggiava ad una velocità di ben 44.300 chilometri all’ora, e si è avvicinato alla Terra con una distanza di 2,2 milioni di chilometri, una distanza che può sembrare gigantesca per noi comuni mortali, ma non per le dimensioni dell’universo che sono pressochè infinite. Il passaggio è avvenuto esattamente circa un paio di ore fa, leggasi alle ore 6:27 italiane, le 0:27 ET, raggiungendo quindi il punto più vicino alla Terra mai registrato secondo quanto segnalato dal Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA, l’agenzia spaziale degli Stati Uniti.



ASTEROIDE 2020 XR, TUTTI I DETTAGLI

Sono stati molti coloro che hanno osservato “da vicino” il sorvolo dell’asteroide 2020 XR, grazie anche alle varie dirette video live streaming, come ad esempio quella del Virtual Telescope Project (VTP), che si è appunto tenuta nelle scorse ore e che ha appassionato moltissimi addetti ai lavori ma anche semplici amanti dello spazio e degli astri.

Per osservare l’asteroide 2020 XR era necessario un telescopio da 8 pollici, circa 20 centimetri, stando a quanto fatto sapere dall’ESA, l’agenzia spaziale europea, e come scritto poc’anzi, tanti coloro che hanno puntato la sveglia per non perdersi neanche un minuto del passaggio ravvicinato. Il masso in questione è stato classificato dalla Nasa come NEO, acronimo di oggetto vicino alla Terra, classificazione che riguarda tutti quegli oggetti che sorvolano il nostro pianeta entro 1,3 unità astronomiche UA, dal sole, ovvero, 1,3 volte la distanza media che intercorre fra la Terra e la nostra stella principale.



ASTEROIDE 2020 XR, IL COMMENTO DI CANO

Tutti quegli oggetti che quindi si avvicinano alla Terra entro una distanza di 7,5 milioni di chilometri e che hanno un diametro superiore ai 150 metri, vengono considerati NEO e “potenzialmente pericolosi”, ma va chiarito che il sorvolo dell’asteroide 2020 XR non ha affatto rappresentato una minaccia per il nostro pianeta. Juan Luis Cano, coordinatore del Near-Earth Object Coordination Center dell’ESA, ha spiegato che: “Quando gli astronomi scoprirono per la prima volta 2020 XR, pensavano che avesse una piccola possibilità di impattare sulla Terra nel 2028. Ma tornando indietro e trovando l’asteroide in dati più vecchi, sono stati in grado di perfezionare la sua traiettoria ed escludere qualsiasi pericolo”.

L’asteroide misura nel dettaglio circa 366 metri di diametro e qualora dovesse mai un giorno impattare sulla Terra, potrebbe spazzare via una piccola città. L’ultima volta che ha “sfiorato” il nostro territorio è stato a dicembre del 1977, prima di essere stata poi scoperta dagli addetti ai lavori.