AstraZeneca porta avanti le sue ambizioni nel campo delle terapie cellulari e rafforza la sua presenza in Cina, che è il secondo mercato farmaceutico più grande al mondo. L’azienda anglo-svedese, che è uno dei maggiori produttori di farmaci nel Paese asiatico, che nel 2022 ha rappresentato il 13% delle vendite totali dell’azienda, ha dichiarato oggi che acquisterà Gracell Biotechnologies per un valore massimo di 1,2 miliardi di dollari. L’operazione, che fornisce altre terapie sperimentali al portafoglio di AstraZeneca, valuta Gracell 2 dollari per azione ordinaria o 10 dollari per ADS di Gracell, più un diritto di valore contingente non negoziabile di 0,30 dollari per azione ordinaria, se vengono raggiunte determinate tappe normative.



«La proposta di acquisizione di Gracell completerà le capacità esistenti e i precedenti investimenti di AstraZeneca nel settore della terapia cellulare, dove abbiamo consolidato la nostra presenza nelle terapie CAR-T e con recettori delle cellule T nei tumori solidi», ha dichiarato Susan Galbraith, vicepresidente della divisione R&S Oncologia di AstraZeneca, come riportato da Reuters.



ASTRAZENECA, NUOVO ACCORDO IN CINA

La CAR-T è una terapia cellulare sviluppata riprogrammando le cellule T del paziente, una parte fondamentale della risposta immunitaria dell’organismo, per colpire le cellule che causano la malattia. La piattaforma FasTCAR di Gracell, azienda acquistata da AstraZeneca, migliora l’idoneità delle cellule T e potrebbe potenzialmente migliorare l’efficacia del trattamento nei pazienti. AstraZeneca acquisirà anche la liquidità, gli equivalenti di cassa e gli investimenti a breve termine di Gracell, pari a 234,1 milioni di dollari al 30 settembre 2023. Stando al comunicato diffuso, l’accordo dovrebbe concludersi nel primo trimestre del 2024.



Il mese scorso, AstraZeneca aveva concluso un accordo di licenza per una pillola sperimentale contro l’obesità prodotta dalla cinese Eccogene e ad agosto aveva annunciato un contratto di produzione con CanSino Biologics per il suo programma di vaccini con tecnologia RNA messaggero. Pascal Soriot, l’amministratore delegato della casa farmaceutica anglo-svedese, ha dichiarato all’inizio dell’anno che AstraZeneca ha firmato tre accordi di licenza con aziende cinesi.