Il comitato per la farmacovigilanza dell’Ema si riunirà domani per raccogliere le ultime informazioni sui casi di eventi tromboembolici sospetti mentre giovedì è stata fissata una riunione straordinaria Ema per decidere una volta per tutte una linea unitaria sul vaccino AstraZeneca dopo le sospensioni in Germania, Italia, Francia e Spagna. «È un vaccino sicuro ed efficace, non ci sono dati clinici certi su aumento trombosi dopo somministrazione di AZ», spiega il Governo Johnson in Inghilterra dopo le 11milioni di somministrazioni avvenute nelle scorse settimane; la stessa Ema ha già commentato nelle scorse ore, dopo le prime avvisaglie in arrivo da Berlino, che «i benefici superano di gran lunga i rischi collaterali» esattamente come dimostrano i dati in Inghilterra della vaccinazione AstraZeneca.



Il panico “collettivo” intanto si diffonde e dopo lo stop dell’Aifa non sono poche le polemiche giunte contro la decisione di sospendere la campagna proprio nel giorno in cui erano cominciati i primi Drive Through dell’Esercito a Milano e Roma: «Le scelte compiute e condivise oggi dai principali Paesi europei su AstraZeneca sono state assunte esclusivamente in via precauzionale in attesa della prossima decisiva riunione di Ema. Abbiamo fiducia che già nelle prossime ore l’Agenzia europea possa chiarire definitivamente la questione», ha spiegato il Ministro della Salute Roberto Speranza.



Da Palazzo Chigi giunge notizia secondo cui «La decisione di sospendere in Italia la somministrazione del vaccino Astrazeneca, adottata insieme al ministro Speranza e in linea con gli altri Paesi europei, è temporanea e cautelativa, in attesa delle prossime valutazioni da parte dell’Ema». Poco fa a “La Vita in Diretta” l’infettivologo del San Martino di Genova Matteo Bassetti ha commentato in pieno contrasto alla decisione di sospendere la campagna fino a giovedì prossimo: «17 milioni vaccinati tra Ue e Uk, meno di un caso ogni 10mila presenta trombosi e neanche un decesso certo per correlazione al vaccino. Assurdo il cortocircuito generato “a domino” dopo la decisione della Germania. Mi auguro che gli enti regolatori che oggi hanno sospeso ci mettano la faccia poi domani quando risbloccheranno gli stessi vaccini».



AIFA HA SOSPESO ASTRAZENECA

Nel giro di poche ore dalla decisione della Germania di sospendere temporaneamente i vaccini AstraZeneca, anche l’Italia compie lo stesso atto ufficiale e nazionale: «L’Agenzia italiana del farmaco Aifa ha deciso di estendere in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’EMA, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid19 su tutto il territorio nazionale. Tale decisione è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei. Ulteriori approfondimenti sono attualmente in corso», informa la nota Aifa. In coordinamento con Ema e gli altri Paesi Europei – conclude l’Agenzia del Farmaco – valuterà «congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione».

Da ultimo, l’Aifa renderà nota tempestivamente «ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose». Da fonte del Ministero della Salute riportate dall’Agenza ANSA emerge che la decisione della sospensione delle somministrazioni del vaccino Astrazeneca, per ragioni esclusivamente precauzionali, da parte di Aifa «è stata assunta dopo un colloquio tra il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro della Salute Roberto Speranza. Durante la giornata Speranza ha avuto colloqui con i ministri della Salute di Germania, Francia e Spagna».

BLOCCATO ASTRAZENECA ANCHE IN ITALIA: ORA COSA SUCCEDE

Dopo la decisione di Germania e Italia, a catena, anche tutti gli altri Paesi Ue che ancora erano rimasti con vaccinazione attiva di AstraZeneca, stanno prendendo la medesima decisione: Francia ha appena stoppato, a breve avverrà anche con Spagna, Grecia e non si esclude che nelle prossime ore sarà la stessa Ema a prendere una decisione comunitaria netta che possa ristabilire una gestione centrale delle verifiche sui “lotti sospetti” per evitare la corsa al “panico” che si sta purtroppo già generando. Dopo casi di morti successive al vaccino AstraZeneca – in termini temporali, per nulla dimostrato ancora che vi siano termini causali – Sicilia, Toscana e Piemonte avevano posto la problematica di alcuni lotti considerati “sospetti”, tanto che sia le procure di Biella e Catania – e la stessa Aifa – sono arrivate a disporre il sequestro di due specifici lotti (ABV5811 e ABV2856) per prendere le dovute verifiche immediate a livello scientifico.

Era giusto di ieri la nota dell’Agenzia del farmaco italiana che prendeva netta distanza dall’ansia e panico generate nelle scorse ore: «I casi di decesso verificatisi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca hanno un legame solo temporale. Nessuna causalità è stata dimostrata tra i due eventi. L’allarme legato alla sicurezza del vaccino AstraZeneca non è giustificato. AIFA sottolinea che le attività di farmacovigilanza proseguono sia a livello nazionale che europeo in collaborazione con EMA, monitorando con attenzione possibili effetti avversi legati alla vaccinazione. AIFA rassicura fortemente i cittadini sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca per una ottimale adesione alla campagna vaccinale in corso». Lo stesso presidente Aifa Giorgio Palù rivendicava l’assoluta sicurezza del vaccino AstraZeneca: ora però, dopo la decisione della Germania, si è scelto per un approccio comunitario centrale che porti l’Ema a prendere netta posizione anche per, eventualmente, de-responsabilizzare a livello penale i singoli attori della campagna vaccinale di AstraZeneca nei rispettivi Paesi.