Fuga da AstraZeneca in Campania. Crescono le defezioni tra chi è stato convocato. Parliamo di una crescita del 5-10% rispetto all’ultima settimana di marzo e di una media che ora arriva quindi al 35%. Le percentuali cambiano a seconda della categoria. Tra i 3.500 over 70 convocati a Napoli alla Mostra D’Oltremare, 157 hanno rifiutato di ricevere AstraZeneca chiedendo invece Pfizer. Solo il 52% dei prof universitari convocati alla Fagianeria. Il Mattino riporta una lentezza nella campagna vaccinale nel Sannio che è legata anche al fatto che nei punti vaccinali in cui si esegue AstraZeneca tutti chiedono di parlare col medico per rappresentare patologie e fragilità per non ricevere quindi il vaccino sviluppato dall’Università di Oxford. A Salerno circa il 30% dei cittadini hanno rinunciato al siero della casa biofarmaceutica anglo-svedese.



La Regione Campania ha, quindi, chiesto al Governo di chiarire come usare il vaccino AstraZeneca per evitare blocchi nelle somministrazioni. «Ogni giorno perso nella valutazione di questo vaccino è un atto di irresponsabilità verso il Paese».

DALLA CAMPANIA AL PIEMONTE: CAOS RINUNCE

Quella della Campania è solo una delle fotografie scattate sul caso AstraZeneca. Il risultato è che oltre la metà delle dosi disponibili in Italia è ancora in frigorifero. In Piemonte non sono state ancora usate 149mila dosi, quindi il 53% di quelle ricevute finora. Percentuali simili si riscontrano in altre regioni. In Italia, infatti, è stato somministrato solo il 54% delle dosi ricevute, il resto, in base a quanto emerge dal database del ministero della Salute, è in giacenza. Il risultato è che si stanno usando più vaccini Pfizer. «Lo scetticismo continua a incidere e non poco. I messaggi contrastanti che arrivano finiscono per aumentare i timori mentre bisogna far passare il concetto che non è un vaccino di serie B», dichiara a La Stampa Antonio Rinaudo, commissario dell’Area giuridico-amministrativa dell’Unità di Crisi della Regione Piemonte.



Il calo inizialmente è stato dovuto alla volontà di spingere sugli over 80 e le categorie vulnerabili, quindi la capacità di vaccinazione con AstraZeneca è stata limitata. Poi è subentrata la vicenda relativa agli effetti collaterali rari. Discorso diverso per Moderna: sono state usate solo circa il 50% delle dosi perché l’altra metà è stata messa da parte per i richiami visto che le forniture sono ballerine.

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