Il Codacons ha lanciato un’azione collettiva in favore del risarcimento danni verso tutti i soggetti under 60 che hanno ricevuto il vaccino AstraZeneca, indipendentemente da prima e seconda dose, e stando alla stessa associazione l’adesione sarebbe stata imponente. “Crescono di ora in ora, stiamo raggiungendo i 10mila richiedenti e c’è un fortissimo riscontro”, questo quanto spiegato da Carlo Rienzi, il presidente del Codacons, ai microfoni dell’Adnkronos, che poi aggiunge “Ci sono centinaia e centinaia di persone che ci hanno scritto per chiedere aiuto in questa situazione, e in 10mila hanno già scaricato il modello della diffida dal nostro sito e che ci hanno chiesto di intervenire”.



Stando a quanto sostenuto dall’associazione, si può ottenere un risarcimento record (“fino a 10mila euro”), e probabilmente anche per questo c’è stato un boom di adesioni da parte dei cittadini “che si ritengono lesionati dalla comunicazione farraginosa – sottolinea ancora Rienzi – e contraddittoria da parte delle istituzioni”. Il presidente dell’associazione in difesa dei diritti dei consumatori aggiunge: “La particolarità sta nel fatto del danno da rischio e paura. Ci basiamo, oltre che su una nota giurisprudenza in materia che riconosce il danno da rischio sanitario, anche sulla sentenza della Corte d’Assise di Taranto sul caso Ilva di pochi giorni fa, in cui rappresentavamo 50 cittadini, che ha riconosciuto ai richiedenti un risarcimento di circa 5mila euro ciascuno per essere stati esposti alle sostanze tossiche. Dunque per il danno potenziale e per il rischio corso sul fronte sanitario, anche in assenza di danni effettivi alla salute”.



CLASS ACTION CODACONS VS ASTRAZENECA: “DOPPIO DANNO DELLO STATO…”

Secondo Rienzi c’è un possibile danno morale duplice, visto che, “Oltre alla paura di ciò che può accadere dopo l’episodio di Camilla, c’è anche quello della paura di cosa possa accadere con il secondo vaccino di tipo diverso da quello della prima dose, non essendoci elementi certi per dare le dovute sicurezze ai cittadini sul fronte della salute”.

Il Codacons ci tiene a precisare che non si tratta di un’azione ai danni di AstraZeneca ma “contro lo Stato, le regioni e le Asl, che hanno diffuso informazioni contraddittorie, contrastanti e molto diverse mettendo i cittadini in una situazione di angoscia. E’ una cosa molto grave, perché sono arrivati al punto da non far capire cosa si dovesse fare, e una volta fatto, a sentirsi pure dire che non lo dovevano fare”. Rienzi, in conclusione di intervista, ribadisce che le cifre prospettate “non sono assolutamente campate in aria -puntualizza Rienzi- e l’azione, lo garantisco, non è assolutamente infondata”.