AstraZeneca evita l’ospedalizzazione a tutte le persone a cui viene inoculato l’omonimo siero. Lo ha ribadito nelle scorse ore Pietro Di Lorenzo, il presidente dell’azienda Irbm di Pomezia, che in collaborazione con l’università di Oxford ha appunto realizzato il vaccino: “Efficacia al 100% del vaccino per Astrazeneca/Oxford Irbm nell’evitare l’ospedalizzazione – ha spiegato all’agenzia Ansa lo stesso Di Lorenzo – il preprint consegnato a The Lancet di uno studio su 10.290 persone in Inghilterra e 10.300 in Brasile con età dai 18 anni in su e quindi comprensiva degli anziani anche con patologie gravi come diabete, obesità, insufficienze respiratorie e problemi cardiovascolari, chiarisce senza ombra di dubbio che l’efficacia per contrastare la malattia grave è del 100%. Ciò significa che la totalità dei vaccinati non rischia più di andare in ospedale o terapia intensiva”.
Di Lorenzo aveva già spiegato il concetto durante la puntata di settimana scorsa di Domenica In, aggiungendo: “Già il fatto che evita in ogni caso l’ospedalizzazione…”. A breve l’Italia riceverà milioni di dosi di vaccino AstraZeneca: “Entro fine febbraio arriverà un milione di dosi del vaccino Oxford/AstraZeneca/Irbm. A marzo, se non ci saranno problemi particolari, è prevista la consegna di ulteriori 4 milioni di dosi. Nei mesi successivi, considerato lo sforzo organizzativo che sta mettendo in campo Astrazeneca, è credibile che si possa anche ipotizzare un recupero di parte delle consegne mancate”.
ASTRAZENECA “EVITA MALATTIA AL 100%”, GORI: “MOLTI LO RIFIUTANO SBAGLIANDO”
Attorno ad AstraZeneca si è creato uno scetticismo decisamente eccessivo, come confermato anche da Andrea Gori, direttore di Malattie infettive al Policlinico di Milano, che intervistato dai microfoni del Corriere della Sera ha spiegato, cercando di fare chiarezza: “AstraZeneca non è il vaccino di serie B e rifiutarlo è un errore che può costare caro. Molte delle persone candidate a quel vaccino – ha proseguito – si lamentano di essere state dirottate su un vaccino scadente. Si chiedono perché ai medici è stato fatto quello migliore. Che se non lo fanno a così tante categorie, qualcosa dietro ci sarà”. Secondo Gori vi è la sensazione che molti abbiano interpretato male i dati: “Il fatto che Pfizer e Moderna abbiano efficacia al 94% e AstraZeneca al 65% non significa che quest’ultimo non funziona. È un ottimo vaccino che evita la malattia“.