Oltre ad aver parlato del vaccino di Astrazeneca e della campagna vaccinale statunitense, Anthony Fauci ai microfoni della Cnn ha fatto il punto della situazione sull’emergenza sanitaria negli States. Nonostante l’ottimo percorso di vaccinazione, è allerta alta per il rischio di una nuova ondata: mercoledì sono stati registrati 61 mila nuovi casi positivi e c’è grande «preoccupazione»…
Anthony Fauci ha giustificato questa preoccupazione con il possibile rischio di nuove varianti in piena campagna vaccinale, considerando che in Europa c’è una situazione analoga. Il virologo ha spiegato: «È quasi una gara tra vaccinare le persone e questa ondata che sembra voler aumentare. Non è il momento, come ho detto tante volte, di cantare prematuramente la vittoria». (Aggiornamento di MB)
FAUCI SULLA CAMPAGNA VACCINALE NEGLI USA
Nelle ultime ore sono arrivati dei nuovi aggiornamenti sul vaccino di Astrazeneca, pensiamo alla circolare del Ministero della Salute, problemi che non si pongono gli Stati Uniti. Come spiegato dal virologo della Casa Bianca, Anthony Fauci, gli States non hanno bisogno del vaccino della multinazionale anglo-svedese…
Intervenuto ai microfoni della Cnn, Fauci ha evidenziato: «Abbiamo tre eccellenti vaccini. Anche se l’Fda deciderà che quello di Astrazeneca è un ottimo vaccino, noi non abbiamo bisogno di un altro vaccino, ne abbiamo abbastanza». L’esperto ha poi sottolineato che gli Usa non hanno un piano per iniziare ad utilizzare subito il vaccino anglo-svedese, precisando di non avere nessun problema con il prodotto: «É solo che abbiamo tanti vaccini, abbiamo già fatto contratti per abbastanza vaccini, da Moderna, Pfizer e J&J».
USA “NON HA BISOGNO” DI ASTRAZENECA
Anthony Fauci ha dunque confermato che gli Usa non utilizzeranno il vaccino Astrazeneca, sul quale ha invece puntato forte l’Europa, e dunque l’Italia. Il dibattito sul pericolo trombosi non si placa e sul tema è intervenuto Paolo Corradini ai microfoni de Il Fatto Quotidiano. Il presidente della Società italiana di Ematologia ha tenuto a rimarcare: «Dobbiamo tenere conto che parliamo di un evento molto raro e che le trombosi che avvengono in corso di Covid sono molto più frequenti e molto più gravi. In realtà chi ha una predisposizione a fare trombi (trombofilia) se per caso si ammala potrebbe avere problemi molto seri. E quindi è ancora più importante evitare che prenda il Covid quella parte di popolazione eventualmente predisposta. In ipotesi si potrebbe somministrare a queste persone i vaccini a Rna messaggero (Pfizer e Moderna, ndr), ma è una ipotesi».