Nella giornata di ieri è arrivato il responso definitivo da parte del Comitato Tecnico Scientifico, il Cts, e del ministero della salute, in merito alla somministrazione del vaccino AstraZeneca e di quello di Johnson & Johnson. Facciamo un po’ di chiarezza e riepiloghiamo quanto deciso, a cominciare dal tanto chiacchierato siero prodotto dall’università di Oxford che non dovrà essere somministrato agli under 60, quindi alle persone di età inferiore ai 60 anni, indipendentemente dal fatto che siano essi uomini o donne, così come chiaramente scritto nella circolare firmata dal direttore della Prevenzione del ministero della Salute Giovanni Rezza. Nel dettaglio si legge che AstraZeneca alla luce di «una rivalutazione del rapporto benefici-rischi per le fasce di età meno a rischio di forme gravi», gli esperti suggeriscono di «rafforzare la raccomandazione per l’uso della prima dose del vaccino Vaxzevria nei soggetti di età superiore a 60 anni, nei quali il beneficio derivante dalla vaccinazione supera i potenziali rischi collegati allo sviluppo di fenomeni [di trombosi rare] associati alla vaccinazione».



In conclusione, «il vaccino Vaxzevria viene somministrato solo a persone di età uguale o superiore ai 60 anni». Stabilito nel dettaglio anche cosa accadrà per chi ha già fatto una prima dose di AstraZeneca. E anche in questo caso le raccomandazioni non cambiano, visto che viene consigliato di «continuare la somministrazione con il vaccino Vaxzevria», nella seconda dose, solo «per i soggetti di età superiore a sessanta anni», mentre per gli under 60 bisognerà effettuare un richiamo con un vaccino a mRNA «a una distanza compresa tra le 8 e le 12 settimane dalla somministrazione della prima dose di Vaxzevria».



ASTRAZENCA, JOHNSON & JOHNSON E SECONDA DOSE: “PER QUANTO RIGUARDA IL SIERO DI JANSSEN…”

Nessuna controindicazione invece per quanto riguarda il vaccino di Johnson & Johnson, quello denominato Janssen, nonostante le analogie fra i due sieri, ma anche in questo caso il CTS ha deciso di consigliarlo solamente agli over 60, anche se saranno comunque possibili delle eccezioni: «Il vaccino Janssen viene raccomandato, anche alla luce di quanto definito dalla CTS di AIFA, per soggetti di età superiore ai 60 anni. Qualora si determinino specifiche situazioni in cui siano evidenti le condizioni di vantaggio della singola somministrazione ed in assenza di altre opzioni, il vaccino Janssen andrebbe preferenzialmente utilizzato, previo parere del Comitato etico territorialmente competente». Il CTS sottolinea comunque come anche il vaccino Janssen verrà strettamente monitorato per valutare eventuali casi di trombosi ad esso associato.

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