L’annuncio sul dimezzamento delle dosi AstraZeneca in tutta l’Europa era avvenuto ieri sera dalla Reuters, citando fondi dell’Unione Europea: ebbene, questa mattina è la stessa multinazionale farmaceutica a smentire su tutta la linea lo “shock” delle dosi dimezzate nei prossimi mesi. Confermate le 5milioni di dosi di vaccini per l’Italia previste per il primo trimestre ma non solo: AstraZeneca conferma l’impegno nella consegna per il nostro Paese di più di 20 milioni di dosi nel secondo trimestre (22 mln per la precisione), circa 10 milioni in più di quanto previsto dall’ultima tabella vaccinale del Ministero della Salute.
Un dato diametralmente opposto a quanto annunciato ma al momento smentito categoricamente dalla azienda di Big Pharma: «AstraZeneca sta lavorando per aumentare la produttività nella sua catena Ue e userà anche la sua capacità globale per raggiungere la consegna di 180 milioni di dosi all’Ue nel secondo trimestre», spiega un portavoce della multinazionale alla AFP, aggiungendo «Circa la metà del volume previsto dovrebbe provenire dalla catena di approvvigionamento dell’Ue, mentre il resto dovrebbe arrivare dalla sua rete di approvvigionamento internazionale, ha aggiunto confermando le indiscrezioni su problemi nella fornitura dei vaccini pattuita con con l’Ue». (agg. di Niccolò Magnani)
NUOVI RITARDI SUI VACCINI
Nuovi ritardi nelle consegne di vaccini anti Covid: AstraZeneca prevede di consegnare all’Ue molte meno dosi previste per il secondo trimestre. Una brutta notizia anche per l’Italia, che ha acquistato 40 milioni di dosi di vaccino sviluppo dalla casa farmaceutica anglosvedese in collaborazione con l’Università di Oxford. A dare la notizia è stata la Reuters, che ha citato un funzionario dell’Unione europea direttamente coinvolto nei colloqui con la casa farmaceutica. Questi ha rivelato che AstraZeneca riuscirà a consegnare meno di 90 milioni di dosi all’Europa nel secondo trimestre, quindi meno della metà delle dosi che erano state concordate in sede contrattuale. Un duro colpo per l’Ue, perché così è a rischio l’obiettivo di vaccinare il 70% degli adulti entro l’estate per avvicinarsi al traguardo dell’immunità di gregge.
Dai termini contrattuali emersi la scorsa settimana, AstraZeneca dovrebbe consegnare 180 milioni di dosi all’Ue tra aprile e giugno, ora però la notizia come un fulmine a ciel sereno, che poi tanto sereno comunque non era a fronte delle difficoltà già emerse nel primo trimestre.
ASTRAZENECA, TAGLI CONSEGNE: BATOSTA PER L’ITALIA
L’Italia da AstraZeneca doveva ricevere 18 milioni di dosi di vaccino anti Covid, pertanto il rischio è di ricevere meno di 10 milioni di dosi, con un ammanco che potrebbe costringere il governo a rivedere ancora una volta il piano vaccini. «Speriamo di riuscire a portare le nostre consegne in linea con gli accordi del pre-ordine», ha dichiarato un portavoce di AstraZeneca, il quale ha spiegato che stanno lavorando duro per incrementare la produttività della catena europea di rifornimenti. Inoltre, ha assicurato che stanno facendo anche tutto il possibile per usare la loro catena globale. Il portavoce si è però rifiutato di commentare i dati specifici, secondo quanto riportato da Reuters.
Dunque, la fornitura totale di AstraZeneca all’Ue potrebbe essere di circa 130 milioni di dosi entro la fine di giugno, ben al di sotto dei 300 milioni che si era impegnata a consegnare all’Europa per allora. Ma il colosso farmaceutico auspica di recuperare tutte le mancate consegne entro la fine di settembre.