Si allarga l’inchiesta della Procura di Biella sulla morte del docente due giorni fa dopo essersi vaccinato con il siero AstraZeneca (ma ancora smentito che vi sia correlazione): i Carabinieri dei Nas stanno procedendo, su tutto il territorio nazionale, all’esecuzione di un decreto di sequestro emesso dalla Procura della Repubblica di Biella relativo a quel lotto sospetto – codice ABV5811 – che ieri ha causato per due ore lo stop alla vaccinazione AstraZeneca in Piemonte. Come riporta il Quotidiano Sanità, «Le attività dei Carabinieri NAS sono in corso di svolgimento presso tutti gli HUB di distribuzione e i centri di vaccinazione ove sono stati consegnati complessivamente 393.600 dosi, al fine di porre a vincolo i quantitativi non ancora somministrati e presenti in giacenza».



Il sequestro è cautelativo in quanto al momento non vi sono affatto prove che vi siano correlazioni tra la morte dell’insegnante e la somministrazione di quel particolare tipo di vaccino anti-Covid. Le indagini sono dirette dal Sostituto Procuratore Dott.ssa Paola Francesca Ranieri della Procura della Repubblica di Biella sotto il coordinamento del Procuratore Capo Dott.ssa Teresa Angela Camelio: è la stessa Procura di Biella che poi specifica in una nota «il provvedimento cautelare è stato attuato in quanto, sebbene allo stato non vi sia alcuna evidenza scientifica che permetta di stabilire con certezza la sussistenza di fattori causali o concausali tra la somministrazione del vaccino “AstraZeneca” e il decesso di Tognatti Sandro, tuttavia, la concomitanza temporale tra il decesso del predetto e la somministrazione del vaccino rientrante nel lotto ABV5811, unitamente all’assenza di patologie pregresse o concomitanti “gravi”, non può escludere – allo stato – la sussistenza di nesso eziologico tra i due fenomeni e la conseguente ravvisabilità del delitto ipotizzato».



RIPRESA VACCINAZIONE, STOP SOLO AL LOTTO “SOSPETTO”

L’emergenza è durata solo 2 ore, sono infatti sono riprese regolarmente in Piemonte le somministrazioni di vaccino AstraZeneca: dopo la sospensione precauzionale di un paio d’ore, finalizzata ad individuare e isolare il lotto del quale faceva parte la dose somministrata all’insegnante biellese deceduto, il commissario dell’Area giuridico-amministrativa dell’Unità di crisi della Regione, Antonio Rinaudo, ha annunciato che le vaccinazioni AZ sono state riprese dovunque, con la sola esclusione dei vaccini identificati con il lotto numero ABV5811 del quale faceva parte il siero somministrato ad un docente deceduto nelle scorse ore a Biella.



Ovviamente le verifiche proseguono anche perché per il momento non è vi è alcuna stretta correlazione tra vaccini AstraZeneca e decesso del povero insegnante biellese: «Non c’è nessun nesso causale tra il vaccino e i decessi riscontrati fino ad oggi», lo sostiene il Presidente dell’Aifa, professor Giorgio Palù, intervistato da Rai News24. In termini pratici, avvisa la Regione Piemonte, «Il lotto è stato individuato e l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha disposto di procedere con le somministrazioni appartenenti a lotti diversi, in attesa delle decisioni dell’Aifa e della Commissione piemontese per la farmaco vigilanza, che è stata già convocata».

PIEMONTE SOSPENDE VACCINO ASTRAZENECA

Nuovo caos in Italia sul vaccino AstraZeneca dopo la decisione a sorpresa della Regione Piemonte di bloccare tutta la vaccinazione del siero Uk a seguito delle indagini scattate in merito alla morte di un docente a Biella: al povero insegnante era stata somministrata la dose di vaccino nella giornata di ieri e per un eventuale quanto per il momento assolutamente non dimostrato nesso, le autorità sanitarie della Regione Piemonte hanno posto lo stop precauzionale a tutta la vaccinazione di AstraZeneca, dunque non solo al lotto considerato “sospetto”.

La vicenda segue ovviamente la lunga scia di polemiche generate nei giorni scorsi dalle 6 morti “sotto indagine” dalla Sicilia alla Toscana per l’assunzione del vaccino AZ: l’Aifa ha bloccato finora un lotto di vaccini (circa 500mila dosi sparse in tutta Italia) coinvolto in 3 delle 6 morti, tutte quelle avvenute in Sicilia, ma ora l’indagine dei procuratori si allarga anche in Piemonte. La decisione di oggi è stata presa dal commissario dell’Area giuridico-amministrativa dell’Unità di crisi della Regione Piemonte, Antonio Rinaudo: stop a seguito della morte «avvenuta nelle scorse ore a Biella, di un docente a cui nella giornata di ieri era stato somministrato il vaccino AstraZeneca, in attesa degli esiti dei riscontri per verificare l’eventuale nesso di causa».

NUOVO STOP AD ASTRAZENECA: I COMMENTI

Contattata dal Sussidiario.net, la responsabile stampa del Presidente Alberto Cirio ha spiegato «è stata temporaneamente sospesa la somministrazione del vaccino AstraZeneca in attesa di fare gli accertamenti collegati al lotto coinvolto». L’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, ha invece detto all’Agenza ANSA «Si tratta di un atto di estrema prudenza, in attesa di verificare se esista un nesso di causalità tra la vaccinazione e il decesso. Ad oggi in Piemonte non era mai stata segnalata nessuna criticità particolare dopo la somministrazione dei vaccini».

Al momento non si sa molto del docente di Biella, classe 1963, vaccinato ieri pomeriggio nel centro vaccinale di Candelo: come del resto non è stato ancora comunicato il numero del lotto “sospetto”. È stata subito convocata la Commissione piemontese sulla farmaco-vigilanza per l’attivazione di tutte le procedure previste dalla legge. Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, intervenendo a commento sule ultime notizie di cronaca in Sicilia e in Piemonte, afferma «io farei subito il vaccino AstraZeneca, è molto efficace ed è sicuro». Intervistato in esclusiva dal Sussidiario.net professor Guido Forni, immunologo e membro dell’Accademia dei Lincei, ha spiegato oggi nel dettaglio da cosa nasce l’intero “caos” AstraZeneca: «un vaccino macchiato da sospetti di cui non esistono prove e che dove potrebbero essere stati fatti errori in uno dei molti siti produttivi».