Le percentuali di rifiuto del vaccino AstraZeneca variano da regione a regione, ma a livello nazionale si attesterà tra il 15 e 20 per cento. Lo afferma Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, che a Domenica In ha fornito la previsione della media nazionale delle persone che non sono disposte a farsi somministrare il siero sviluppato dall’Università di Oxford e la casa biofarmaceutica anglo-svedese. «La percentuale è variabile da regione a regione. In alcune regioni è molto alta, come in Sicilia, dove è tra il 50% e l’80%, ma in alcune aree, non ovunque. Forse la media nazionale sarà attorno al 15-20% ma è comprensibile dopo l’ultima settimana e dopo ciò che ha vissuto AstraZeneca», la spiegazione fornita da Sileri, che peraltro conferma la tendenza emersa con il sondaggio che abbiamo di seguito approfondito.



Per Pierpaolo Sileri le preoccupazioni sono condivisibili, ma comunque lui si sottoporrebbe alla vaccinazione con AstraZeneca senza alcuna esitazione. «È chiaro che le persone si preoccupino, mi preoccuperei anche io se non fossi un medico e sentissi certe cose. Io ho 49 anni, se dovessero chiamarmi domani per la vaccinazione e mi dicessero che è avanzata una dose di Astrazeneca me la farei domani, non ci penserei un secondo in questo momento di altissima circolazione del virus». (agg. di Silvana Palazzo)



VACCINO ASTRAZENECA, “SOLO 0,9% LO SCEGLIEREBBE”

Il vaccino AstraZeneca adesso diventa un vero e proprio caso. Non che prima non lo fosse, per carità; d’altro canto, tra continui tira e molla, sospensioni, rassicurazioni e nuovi allarmi sulle trombosi, la situazione connessa al siero anti-Covid prodotto dall’azienda farmaceutica anglo-svedese non è mai stata del tutto fluida e priva di ombre. Ombre che, però, si sono allungate pericolosamente nelle ultime ore in tutta Italia, visto e considerato che ormai sono numerosi i nostri connazionali che scelgono di rifiutare l’inoculazione di tale siero. A conferma di tale affermazione, c’è l’orientamento sul tema vaccini emerso prepotentemente da un sondaggio a cura di Euromedia Research, nel quale soltanto lo 0,9% degli intervistati ha risposto che sceglierebbe di farsi inoculare AstraZeneca, laddove ci fosse possibilità di scelta. A condurre invece la graduatoria del vaccino preferito c’è il siero di Pfizer (30,5%), seguito dal non ancora disponibile (ma in arrivo) Johnson & Johnson (17%) e da Moderna (7,9%), Sputnik (5,4%) e dall’italiano Reithera (1,6%).



VACCINO ASTRAZENECA, “IN SICILIA 80% LO RIFIUTANO”

L’allarme sulla diffidenza nei confronti del vaccino AstraZeneca, ben radicata evidentemente a livello nazionale, giunge anche dalla Sicilia, dove “l’80% delle persone sceglie di rinunciare al siero anglo-svedese. Su 100 soggetti, 80 dicono di no”, ha dichiarato il presidente della Regione, Nello Musumeci, aggiungendo: “È naturale che la condizione di allarme sia particolarmente elevata, ma abbiamo il dovere di credere agli scienziati che dicono che è più pericoloso non vaccinarsi piuttosto che vaccinarsi. Per poter uscire da questo tunnel e smetterla di dichiarare zone rosse c’è una sola soluzione, ovvero quella di immunizzare la comunità siciliana e sottoporla a vaccino. È quello di cui ci stiamo occupando”. In merito poi ai “famosi” 258 morti e ai 6mila guariti ricalcolati, Musumeci ha chiarito: “Non vogliamo nascondere vittime e guarigioni, i siciliani devono sapere che al governo della loro terra c’è gente a posto”.