AstraZeneca sospeso anche in Italia. Dopo lo stop alle inoculazioni del vaccino decretato da molti altri Stati europei, anche l’Aifa nelle scorse ore ha deciso di non somministrare più le dosi del siero realizzato tra Pomezia e Oxford a causa delle morti sospette riscontrate in Italia (e non solo) in questi giorni dopo l’inoculazione del preparato. Una decisione sicuramente prudenziale, ma che non tiene conto del problema connesso alla campagna vaccinale e alle decine di migliaia di prenotazioni già effettuate nel Belpaese, che ora, inevitabilmente, sono destinate a saltare.



Certo, non va neppure trascurato il ritorno psicologico di tali notizie di cronaca sulla popolazione. D’altro canto, come rivela “Il Messaggero”, “i professori, dopo che erano emerse le news sui casi dei decessi in Sicilia oggetto di indagine, e sulla scelta di alcuni Paesi del Nord Europa di sospendere le vaccinazioni con AstraZeneca, si stavano tirando indietro. In molti hanno disdetto le prenotazioni o non si sono presentati. Le Regioni hanno spiegato che chi rinunciava sarebbe finito in fondo alla fila, ma cosa succederà ora?”. Una domanda a cui è difficile, attualmente, trovare risposta certa. Si tornerà a vaccinare per fasce d’età soltanto con Pfizer e Moderna, in attesa di Johnson&Johnson?



ASTRAZENECA SOSPESO: COSA ACCADRÀ ORA?

In merito alla questione del vaccino AstraZeneca sospeso, l’Aifa spiega: “Renderemo nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose. Le scelte compiute e condivise oggi dai principali Paesi europei su AstraZeneca sono state assunte esclusivamente in via precauzionale in attesa della prossima decisiva riunione di Ema. Abbiamo fiducia che già nelle prossime ore l’agenzia europea possa chiarire definitivamente la questione”. Indubbiamente, sarà determinante la durata di questa sospensione, che dipende unicamente dal tempo impiegato dall’Ema per fare luce in maniera definitiva sui decessi registrati in seguito alla somministrazione delle dosi. Se le tempistiche si dilateranno, il piano vaccinale studiato dal commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo, andrà inevitabilmente rivisto e le scadenze relative all’immunità di gregge saranno procrastinate.

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