Il vaccino AstraZeneca sviluppato con l’Università di Oxford ha un’efficacia solo del 10% sui casi di contagio lieve o moderato per quanto riguarda la variante sudafricana del Covid. È quanto emerso da studi preliminari, che sono in attesa di validazione, condotto nel Sudafrica e anticipati da media e ricercatori britannici prima della valutazione da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che è prevista nella giornata di oggi. Non ci sono invece dati sull’impatto del vaccino nei casi di contagio grave con la variante sudafricana, rispetto a cui la potenziale riduzione dell’efficacia non è stata al momento segnalata.



Pare invece che il vaccino Pfizer-BioNTech sia efficace anche contro la mutazione del coronavirus identificata in Sudafrica. Sarebbe emerso da un ulteriore studio, di provenienza americana: è stato elaborato a Galveston dalla University of Texas, ma è molto ridotto, visto che si limita ad una verifica su 20 destinatari delle vaccinazioni Pfizer. (agg. di Silvana Palazzo)



ASTRAZENECA, SUDAFRICA SOSPENDE VACCINO

Il vaccino AstraZeneca sembrerebbe non essere efficace nei confronti della variante sudafricana del covid. E’ questo quanto emerge da uno studio realizzato presso l’università sudafricana di Witwatersrand e l’ateneo di Oxford, visionato dal Financial Times. A causa dei risultati poco soddisfacenti il Sudafrica ha deciso di interrompere temporaneamente l’utilizzo del vaccino di cui sopra, in attesa di dati più certi. Gli “score” negativi sono giunti in particolare nei confronti della lotta ad una forma lieve e moderata di covid nei giovani adulti sani, e Tulio de Oliveira, che dirige la rete per la sorveglianza genomica in Sud Africa, ha precisato: «Ma non siamo stati in grado di accertare la sua efficacia contro casi gravi della malattia e nei casi di ospedalizzazione». Al momento si tratta di uno studio di dimensioni contenute, 2.026 partecipanti con un’età media di 31 anni, ma ancora una volta viene lanciato l’allarme nei confronti della versione sudafricana del covid, quella più temuta fra le tre più recenti (le altre due sono l’inglese e la brasiliana).



VARIANTE SUDAFRICANA E VACCINI…

La versione sudafricana del covid, a differenza di quella inglese che viene “coperta” da tutti i vaccini in circolazione, si è dimostrata decisamente difficoltosa da combattere, e Johnson & Johnson, Novavax, oltre che AstraZeneca, si sono rivelati inefficaci. Il siero di J&J ha mostrato un’efficacia del 57% in Sud Africa, e qualcosa di simile è emerso per il Novavax, che ha ottenuto risultati compresi fra il 49 e il 60%. Per correre ai ripari le principali case farmaceutiche, a cominciare da Pfizer e Moderna, stanno iniziando a produrre già nuove versioni di vaccini che permettano di avere la meglio sulle ultime varianti covid, e la loro produzione inizierà a breve in quanto gli addetti ai lavori hanno fatto sapere che il processo per aggiornare un vaccino è molto ridotto rispetto a quello necessario per crearne uno ex-novo.