L’immunologa Antonella Viola, nelle passate ore è intervenuta con un tweet per commentare la comunicazione dell’Aifa della sospensione di utilizzo di un lotto del vaccino Astrazeneca. “Giusto il ritiro del lotto ABV2856 di AZ e la richiesta di chiarimenti e dati”, ha esordito l’esperta su Twitter, “Ma attenzione che, sempre i dati, ci dicono che 30 casi su 5 milioni di somministrazioni sono una frequenza non distante da quanto avviene in soggetti che hanno ricevuto placebo anziché il vaccino”, ha proseguito l’immunologa Viola.



La precisazione giunta su Twitter da Antonella Viola è stata giudicata da alcuni utenti social più che rassicurante dopo aver ascoltato proprio la Viola in Tv, ospite ieri sera del programma Otto e Mezzo di Lilli Gruber, dire che il vaccino AstraZeneca contro il Covid andava sospeso come accaduto in Danimarca almeno fino a quando non ci fossero dati certi. Nelle ore precedenti al suo tweet, infatti, l’esperta aveva fornito una interpretazione più allarmistica sulla questione vaccini.



ASTRAZENECA, VIOLA “30 CASI SU 5MLN DI SOMMINISTRAZIONI, DATI SIMILI A PLACEBO”

Dopo il tweet di Antonella Viola, alcuni utenti hanno sottolineato l’opinione discordante rispetto a qualche ora prima, come ribadito da una utente che ha scritto: “Peccato che ieri sera dalla Gruber abbia detto che AstraZeneca andava sospeso come in Danimarca finché non ci fossero dati certi. Non è certo una comunicazione rassicurante. In Italia c’è la corsa allo scoop alla notizia al terrore per fare audience. Mi dispiace sono rimasta male”. Proprio ieri sera, ospite di Lilli Gruber, la dottoressa Antonella Viola aveva commentato l’aumento dei contagi da Covid nel nostro Paese. “Dobbiamo prepararci a delle nuove restrizioni”, aveva detto rispondendo alla padrona di casa, “perchè necessariamente dobbiamo tenere piatta la curva che sta salendo”. Tra le altre soluzioni proposte anche un’accelerazione della campagna di vaccinazione “ma qui come sappiamo c’è un problema di dosi che non arriveranno in numero sufficiente prima di aprile”, aveva proseguito. E fino ad allora, dunque, la soluzione è quella di stare molto attenti ad evitare i contagi, osservando tutte le restrizioni imposte almeno fino all’estate ed alle vaccinazioni di massa.



E sul “vaccino giusto” aveva aggiunto: “Probabilmente non sarà nè Pfizer, nè Moderna nè AstraZeneca nè Johnson & Johnson o lo Sputnik perchè per motivi diversi non hanno le caratteristiche per poter essere i vaccini definitivi”. Pertanto aveva chiosato: “Dobbiamo cominciare a pensare ad un vaccino di tipo diverso”.