Atac, l’azienda dei trasporti pubblici di Roma, torna a far discutere, ma non per un bus andato a fuoco o per un disservizio. Questa volta, a far discutere, sono le richieste dei dipendenti della stessa azienda romana, di svolgere il ruolo di rappresentante di lista in occasione delle elezioni del prossimo 25 settembre, con conseguente giornata di assenza dal lavoro. Tutto lecito, come ricorda TgCom24.it, se non fosse per il fatto che le richieste sarebbero state superiori alle 1.000, e ciò avrebbe voluto dire paralizzare il servizio in una giornata che si preannuncia “caldissima” come appunto quella delle elezioni.



L’Atac ha quindi replicato ai propri dipendenti, vietando loro di assentarsi dal lavoro, e il motivo sarebbe appunto “il numero di richieste – scrive la municipalizzata – abnorme”. Le richieste sono state precisamente 1.159, e la maggior parte di esse sono autisti. Lo stop di Atac non riguarda comunque qualsiasi richiesta di partecipazione ai seggi elettorali visto che per 30 dipendenti è arrivato il via libera, coloro che avevano chiesto di assentarsi per svolgere il ruolo di presidente di seggio, così come per i 26 che avevano fatto richieste di scrutatori, e i 14 che faranno da segretari.



ATAC, 1.000 RICHIESTE PER FARE RAPPRESENTANTE DI LISTA: LA NOTA UFFICIALE DELL’AZIENDA

La nota ufficiale di Atac sulla vicenda replica: “In occasione delle prossime elezioni politiche del 25 settembre, Atac – comunicazione inviata anche al prefetto Matteo Piantedosi e al sindaco Roberto Gualtieri – ha ricevuto dai lavoratori, in particolare dagli addetti ai servizi operativi necessari ad assicurare l’erogazione del servizio, un numero abnorme di richieste di permessi per svolgere le funzioni di rappresentante di lista, scrutatore, segretario e presidente di seggio”.



Considerati anche “i giorni di assenza per garantire il recupero delle giornate di riposo del personale impegnato nei seggi”, Atac ha calcolato che concedendo le richieste si sarebbe compromesso “la regolare erogazione del servizio proprio nei giorni di svolgimento delle operazioni elettorali”.