Atlantia, scoppia il caos: Sabrina Benetton, figlia di Gilberto, ha lasciato il Consiglio di amministrazione. Una svolta inattesa a meno di due settimane dalla scadenza dell’offerta vincolante di Cassa depositi e prestiti per Aspi: la Benetton, figura di peso della seconda generazione della famiglia delle autostrade italiane, sedeva nel Cda dall’ottobre del 2019.



L’ufficialità dell’addio al Cda di Atlantia è arrivata attraverso una nota, questa decisione è arrivata «anche alla luce degli accadimenti (recenti e meno recenti) relativi alla controllata Autostrade per l’Italia S.p.A. e al disagio, anche reciproco, che, in considerazione delle complesse tematiche agli stessi sottese, la mia posizione di azionista di rilievo del socio di maggioranza relativa della Società, necessariamente determina».



ATLANTIA, SABRINA BENETTON LASCIA IL CDA

Nel comunicato diramato nelle scorse ore, Sabrina Benetton ha fatto riferimento alla gestione del gruppo prima e dopo la tragedia del crollo del Ponte Morandi. Secondo quanto evidenziato dal Corriere della Sera, questa decisione tranchant è legata al profondo malessere nutrito nei confronti dell’attuale gestione di Atlantia, spia d’allarme di una conflittualità interna alla famiglia sull’operato nel processo della vendita dell’88% di Autostrade. Fonti vicine alla figlia di Gilberto Benetton raccontano di una persona molto scossa dal crollo del Morandi, ricordando che fu proprio lei a chiedere le dimissioni di Gianni Mion. Ricordiamo inoltre che, a proposito di Atlantia, l’amministratore delegato Carlo Bertazzo ha rimarcato che è in corso «negoziazione con il consorzio di Cdp con l’obiettivo di migliorare la componente economica e le condizioni dell’offerta su Aspi».

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