«L’avversione veemente a Dio, alla Santissima Persona di Gesù, alla Beata Vergine Maria, ai Santi, alla Chiesa, alla Parola di Dio, alle realtà sacre è uno dei segni della presenza del demonio. L’odium fidei e l’odium ecclesiæ, massima espressione dell’avversione al sacro, generano martiri, non seggiole rotte e sbalzi d’umore. E l’odium Petri genera scismi»: una lunghissima intervista su Famiglia Cristiana all’esorcista della diocesi di Siena, Padre Raffaele Talmelli, rimette al centro il tema degli attacchi a Papa Francesco e dello scontro sempre in atto all’interno della Chiesa Cattolica tra alcuni prelati “conservatori” e altri “progressisti” più vicini al Santo Padre argentino. Con l’occasione dell’uscita del suo ultimo volume sul rapporto tra il male, il demonio e le psicopatologie umane (il sacerdote è anche psichiatra, ndr), Padre Talmelli giudica anche quanto avviene da diversi anni sia prima che soprattutto dopo le dimissioni di Benedetto XVI «Credo che quel gesto, unico nella storia della Chiesa, abbia il valore di un grande segno. Assistere alla trasmissione diretta della “lampada della fede” dalla mano di un successore di Pietro all’altro è stato un evento epocale. La tradizione della Chiesa non è folklore religioso, è la trasmissione integra del patrimonio della fede».
SATANA, GLI ATTACCHI AL PAPA E LO SCISMA
Per l’esorcista intervistato da Famiglia Cristiana, gli attacchi a Papa Francesco rappresentano un pericolo costante per la storia stessa della Chiesa nei prossimi anni: «Gesù stesso ha voluto munire la Chiesa sua sposa di un dono specialissimo e unico: il carisma del Primato petrino. Il Papa è un dono, non un’imposizione» spiega ancora padre Talmelli, salvo poi aggiungere «il Signore non rese il suo Apostolo immune dal commettere errori, cioè impeccabile; gli conferì invece il carisma di non poter insegnare errori, cioè di essere infallibile. Lo avvertì anche che Satana lo avrebbe cercato per vagliarlo come il grano. E il vaglio di Satana non si fece attendere: i primi trenta papi furono tutti uccisi. Il Papa è sempre un miracolo vivente, è un “sacramento dell’unità”, come dice il Catechismo. È ovvio che Satana si accanisca contro Pietro: “Ubi Petrus, ibi Ecclesia”, diceva sant’Ambrogio e solo “la sede apostolica conserva immune da errori la religione cattolica” (Papa Ormisda, 515). Minare le fondamenta per far crollare tutta la casa». Di contro, ricorda ancora l’esorcista della Diocesi di Siena, gli attacchi al Papa non sono certo esclusivi di questo periodo della storia della Chiesa: è vero però, conclude il sacerdote, «Ogni Papa, guidando la barca di Pietro verso l’Omega, la meta, imprime necessariamente delle svolte. La pula vola sempre via seguendo la tangente. Coloro che col dubbio ostinato o con i loro attacchi teologici ardiscono accusare il Papa dimostrano di non credere né alla Tradizione né al dogma. Tanto per essere chiari, papa Francesco all’inizio e alla fine del sinodo 2014-2015 rammentò a tutti i vescovi la necessità di essere “cum Petro e sub Petro”, e che il Papa è “Pastore e Dottore supremo di tutti i fedeli, garante dell’ubbidienza e della conformità della Chiesa alla volontà di Dio, al Vangelo di Cristo e alla Tradizione della Chiesa”».