Durante le riprese del film “Thirteen Lives”, l’attore Colin Farrell è stato colpito da un attacco di panico. Mentre era in acqua, all’interno di un sistema di grotte costruite per ricreare la situazione nella quale si sono trovati 12 ragazzi con il loro allenatore di calcio in Thailandia nel 2018, si è sentito male. L’attore, nei panni del sommozzatore John Volanthen sceso nelle grotte per salvare i ragazzi rimasti incastrati all’interno del cunicolo, ha subìto attacchi di panico dovuti a claustrofobia.



Vediamo di cosa si tratta. Come spiega il Corriere, solitamente il primo attacco di panico arriva come un “fulmine a ciel sereno”. Si comincia ad avvertire un malessere di tipo fisico con sintomi quali tachicardia, dolore al petto, sudorazione, sensazione di soffocamento. Subito dopo dai sintomi si passa ad una sensazione di paura e poi in vero e proprio panico. Si comincia poi a temere per la propria incolumità fisica. Come spiegano gli esperti, il primo pensiero va ad un problema fisico grave, ad un infarto oppure ad un ictus.



L’attore vittima di attacchi di panico

L’attacco di panico, spiega il Corriere, è un meccanismo neuro-motorio automatico che aiuta l’essere umano ad aumentare le probabilità di salvarsi la vita nei momenti di reale pericolo di morte. Sono infatti falsi allarmi che si verificano in assenza di pericoli reali. Attacchi di panico possono arrivare in caso di claustrofobia, ossia paura degli spazi chiusi.

Colin Farrell, attore irlandese nei panni del sommozzatore John Volanthen nel film “Thirteen Lives”, ha rivelato di aver avuto un attacco di panico nel corso delle riprese. “Erano circa quattro o cinque diverse grotte basate sulla topografia delle grotte di Tham Luang in Thailandia, e le riempivano piene d’acqua, e noi scendevamo e non c’era più superficie.” L’attore ha rivelato di non riuscire a vedere la superficie e di essersi sentito male all’idea di avere un tetto sulla testa: “Essere in acqua e poter vedere la superficie sopra è una cosa, ma quando non riesci a farlo, hai un soffitto sopra la testa e non c’è aria, la tua mente va in tilt. Ho avuto degli attacchi di panico sott’acqua ed è stata un’esperienza nuova per me!”-