FILM “ATTACCO A MUMBAI”: LA STORIA VERA DEL FILM DI MARAS

Qual è la storia vera dietro il film “Attacco a Mumbai”, in onda questa sera su Italia 1 a partire dalle ore 21.20? Uscita nelle sale cinematografiche già nel 2018, la pellicola diretta da Anthony Maras (regista di origini greco-australiane e che vanta un lungo curriculum pure nelle vesti di sceneggiatore e produttore) rilegge in chiave storico-drammatica i tragici avvenimenti di Mumbai nel 2008: in fatti il 26 novembre di quell’anno la metropoli indiana fu teatro di alcuni attacchi terroristici di matrice islamica avvenuti simultaneamente e che causarono la morte di quasi 200 persone e il ferimento di almeno 300. Ma andiamo con ordine e partiamo dal film che ci apprestiamo a vedere stasera…



…firmato dal regista che possiamo ricordare per “Azadi” e “The Palace”: liberamente ispirato ai fatti del 2008, “Attacco a Mumbai – Una vera storia di coraggio” (localizzazione in italiano del titolo originale “Hotel Mumbai” che si rifà a una delle principali location di questa produzione) concentra la sua attenzione, attraverso una narrazione e un montaggio altrettanto serrato degli attacchi terroristici del novembre 2008, tra i più sanguinosi della storia recente dal momento che causarono -stando a quanto recitò il bollettino ufficiale e definitivo della tragedia- ben 195 vittime e oltre 300 persone ferite, la maggior parte delle quali era di nazionalità indiana. L’evento resta ancora oggi ben impresso nella memoria e nelle cronache non solo per lo spargimento di sangue ma pure per l’azione coordinata di quegli attentati, ben dieci e verificati nell’arco di oltre due giorni.



STORIA VERA “ATTACCO A MUMBAI” IL FILM, GLI ATTACCHI TERRORISTICI DI MUMBAI NEL 2008: SANGUE E CAOS PER…

Tra gli attacchi e la risposta delle forze dell’ordine indiane, i fatti narrati nel film “Attacco a Mumbai – Una vera storia di coraggio” provano a coprire un arco temporale di quasi 60 ore e che portò alla liberazione di 610 persone tenute in ostaggio in varie location-chiave della metropoli tra cui diversi hotel di spicco e anche la sala d’aspetto della stazione, ovviamente uno dei luoghi più frequentati e quindi soggetti ad attacchi terroristici. Se il film di Maras racconta quei fatti attraverso la prospettiva privilegiata di Arjun (interpretato da Dev Patel), un cameriere che lavora presso il Taj Hotel di Mumbai, va ricordato che si tratta ovviamente di un punto di vista filmico privilegiato che sceglie di rappresentare quella vicenda scegliendone uno in particolare. Come si ricorda la strage che cominciò alle ore 21.30 locali del 26 novembre aveva come obiettivi i principali punti turistici della città e, nonostante questo, come accennato sopra alla fine la maggior parte delle vittime fu tra la popolazione locale.



Se nella pellicola del film “Attacco a Mumbai – Una vera storia di coraggio” i riflettori si accendono sul Taj Hotel di Mumbai, la cronaca ci ricorda come nel mirino degli attacchi dei terroristi islamici ci furono non solo il Taj Mahal, ma anche altri due hotel molto in vista, ovvero il Trident/Oberoi. La conclusione di quelle ore di sangue per migliaia di persone e un intero Paese che seguì quelle vicende in diretta televisiva è nota: solamente uno dei dieci militanti -almeno tra quelli noti e sicuramente responsabili- che componevano il commando dietro gli attentati fu preso vivo dalle forze dell’ordine solamente uno mentre gli altri nove morirono nello scontro a fuoco che c’era stato con le forze speciali dopo il loro blitz nel Taj Mahal per mettere fine all’emergenza. Ma, al di là delle poche figure note che emersero in quel giorno e nelle controparti filmiche scelte da Maras, il film è dedicato ai tanti anonimi protagonisti (le cui storie hanno ispirato il film) ed eroi sconosciuti, molti di quali morirono a seguito degli attentati: ed è a loro infatti che il regista fa un omaggio in una delle ultime scene di “Attacco a Mumbai”.