Lo spazio aereo israeliano è stato riaperto questa mattina, ma molti voli in partenza dall’aeroporto di Tel Aviv “Ben Gurion” sono stati cancellati. La tensione non si è placata in Israele, anche se l’Iran ha concluso l’attacco, anche perché è attesa una decisione sulla risposta. Stando a quanto riportato dal Times of Israel, che cita un funzionario israeliano, al momento non è stata presa. L’eventuale risposta sarà discussa nel pomeriggio di oggi durante la riunione del gabinetto di guerra prevista alle ore 14 italiane. Per Channel 12, che cita fonti del governo dello Stato ebraico, Israele starebbe però pianificando una «risposta importante». Lo aveva anticipato nella notte anche una fonte anonima del governo, citata dal quotidiano Haaretz. Per quanto riguarda l’attacco lanciato dall’Iran, l’Idf ha intercettato il 99% dei droni e missili lanciati, stando ai dati forniti dal portavoce delle forze israeliani, Daniel Hagari. Si stima che siano stati lanciati 200 tipi diversi di droni, missili balistici e da crociera. Il bilancio provvisorio è di una bambina ricoverata per le ferite riportate dai frammenti di un missile antiaereo e 31 persone leggermente ferite mentre scappavano nei rifugi.
Ora per gli alleati di Israele è il tempo delle riflessioni. Il presidente Usa Joe Biden, ad esempio, teme che il premier israeliano Benjamin Netanyahu voglia trascinare gli americani nel conflitto. Secondo Nbc, il timore dei funzionari americani che è Israele risponda rapidamente all’attacco dell’Iran senza tener conto delle possibili conseguenze. Anche per questo, il Segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, ha chiesto all’omologo israeliano Yoav Gallant di tenere informati gli Stati Uniti di qualsiasi risposta, secondo quanto riportato dalla Cnn. A ciò si aggiungono le informazioni raccolte dal New York Times, secondo cui Israele coordinerà la risposta con gli alleati, senza però specificare quali. Ma gli Stati Uniti non intendono sostenere un’eventuale offensiva. Lo ha chiamato Biden a Netanyahu, secondo quanto riferito da Axios.
L’Iran dal canto suo ha messo in guardia Israele, spiegando che attaccherà «con forza raddoppiata», se Israele risponderà. Lo ha annunciato l’agenzia di stampa Tasnim, citando fonti dei Guardiani della Rivoluzione iraniani. Invece, in una lettera all’Onu è stato spiegato che è stato esercitato il diritto all’autodifesa. Nella lettera, tra l’altro, l’Iran accusa il Consiglio di sicurezza dell’Onu di aver «purtroppo mancato al suo dovere di mantenere la pace e la sicurezza internazionale, consentendo al regime israeliano di oltrepassare le linee rosse e di violare i principi fondamentali del diritto internazionale». Queste violazioni, prosegue la missiva, «hanno esacerbato le tensioni nella regione e minacciato la pace e la sicurezza regionale e internazionale». Quindi, l’ambasciatore dell’Iran ha avvertito che, «se il regime israeliano dovesse commettere nuovamente un’aggressione militare, la risposta dell’Iran sarà sicuramente più forte e più risoluta». (agg. di Silvana Palazzo)
ATTACCO IRAN A ISRAELE: ESPLOSIONI ANCHE A GERUSALEMME
L’attacco dell’Iran contro Israele è stato ribattezzato “Vera promessa“. Questo il nome scelto per l’operazione, stando a quanto annunciato dalle forze militari iraniane in un comunicato in cui confermano il lancio di droni e missili «verso obiettivi specifici». Fonti americane, citate da Ynet, stimano in 400-500 circa i droni lanciati. Invece, riguardo i missili, sarebbero stati usati anche quelli ipersonici e Kheibar. Il sito di notizie del Consiglio supremo per la sicurezza iraniana, Nournews, citando una fonte informata, ha confermato che sono usati diversi tipi di missili. L’attenzione è rivolta agli obiettivi. A tal proposito, il New York Times riferisce che nel mirino sono finite le alture di Golan, al confine tra Israele, Libano, Giordania e Siria, e una base israeliana che si trova nel deserto del Negev. Ma le sirene che suonano in molte aree del sud di Israele, tra cui Beersheba, Dimona, Nevatim e altre zone. Inoltre, è stata registrata più un’esplosione a Gerusalemme di missili iraniani intercettati dal sistema israeliano Iron Dome.
L’Iran, comunque, ha chiarito che «con questa azione militare la questione è conclusa». In realtà, non è detto che la questione sia chiusa, anche perché Israele deciderà alle ore 5 italiane come rispondere all’attacco dell’Iran, secondo quanto anticipato da un ufficiale israeliano durante un briefing con i giornalisti. C’è poi il coinvolgimento degli alleati. In particolare, caccia Usa e Uk stanno partecipando all’intercettazione dei droni iraniani sulla Giordania. In generale, un funzionario della difesa israeliana ha informato che oltre 100 droni sparati dall’Iran verso Israele sono stati abbattuti al di fuori dello spazio aereo israeliano. Alla luce del sostegno che gli Stati Uniti stanno fornendo a Tel Aviv, la spedizione iraniana all’Onu ha mandato subito un avvertimento all’Onu: «È un conflitto tra Iran e Israele, gli Usa ne devono stare fuori. L’azione iraniana è stata in risposta all’aggressione di Damasco. Se Israele farà altri errori, la risposta iraniana sarà considerevolmente peggiore». (agg. di Silvana Palazzo)
ATTACCO IRAN A ISRAELE: USA APRONO “OMBRELLO AEREO”
Israele avrebbe cominciato a intercettare i droni iraniani sopra Giordania e Siria. Lo riferisce Channel 12, senza citare alcuna fonte. Ci starebbe riuscendo grazie a un “ombrello aereo” creato dagli Usa in collaborazione con gli alleati regionali. Il problema per Tel Aviv è che Teheran sta lanciando già la terza ondata di droni, dopo la seconda che è stata annunciata nei minuti scorsi, inoltre sarebbero stati anche missili da crociera che arriveranno prima dei droni, usati probabilmente per distrarre la difesa israeliana, secondo l’ipotesi di funzionari americani citati dal New York Times. Inoltre, la difesa aerea della Giordania si è detta pronta a intercettare e abbattere ogni drone o aereo iraniano che violi il suo spazio aereo, stando a quanto affermato da due fonti di sicurezza regionali citate dal Times of Israel, ma nel frattempo il ministro della Difesa iraniano ha rilasciato una dichiarazione in cui avverte i Paesi vicini che chiunque apra il proprio spazio aereo a Israele per intercettare i droni sarà preso di mira. Per questo motivo, le forze armate israeliane si sarebbero fatte autorizzare per operare sui cieli giordani: sono stati confermati i primi abbattimenti di droni iraniani nello spazio aereo della Giordania.
Negli Stati Uniti, Biden ha riunito i vertici della Difesa e dell’intelligence dopo l’attacco sferrato dall’Iran contro Israele. Il presidente Usa ha fatto sapere di essere aggiornato sulla situazione e confermato che il sostegno a Israele è «ferreo». In virtù dell’escalation in Medio Oriente, ci sono stati contatti tra la premier Giorgia Meloni e esponenti di governo, come i ministri degli Esteri Antonio Tajani, della Difesa Guido Crosetto e il sottosegretario Alfredo Mantovano, Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica. Non si è fatto attendere il messaggio delle Guardie rivoluzionarie iraniane dopo l’attacco con droni e missili come ritorsione per l’attacco di Israele al consolato iraniano a Damasco. «In risposta ai numerosi crimini del malvagio regime sionista, tra cui l’attacco al consolato e l’uccisione di forze militari iraniane, l’Iran ha attaccato Israele nelle prime ore di domenica. Questo fa parte della punizione iraniana del regime illegittimo e criminale, attraverso l’operazione denominata Vadeh Sadegh (Vera promessa). I dettagli dell’attacco iraniano saranno pubblicati a breve», recita il comunicato, citato da Tasnim. (agg. di Silvana Palazzo)
ATTACCO IRAN A ISRAELE INIZIATO, DECOLLATO PER SICUREZZA AEREO NETANYAHU
L’attacco dell’Iran contro Israele è cominciato. A lanciare la notizia è stato il giornalista di Axios, Barak Ravid, che su X ha citato quattro funzionari Usa e israeliani. Poi anche il Jerusalem Post ha riportato dell’attacco, citando fonti di intelligence americane e israeliane, poi è arrivata la conferma ufficiale. Sul numero di droni partiti dall’Iran non ci sono informazioni precise. Se Israele parla di una dozzina di droni, da Tehran arrivano invece indicazioni che parlano di una cinquantina di droni. Invece, Ynet cita alcuni rapporti, non confermati, secondo cui sarebbero tra 50 e 100 i droni suicidi lanciati dall’Iran. Di sicuro, potrebbero volerci delle ore prima che arrivino a destinazione. Secondo gli stessi rapporti, il tempo di arrivo in Israele è stato stimato attorno alle 7.30 (6.30 in Italia) di domenica mattina.
Intanto, l’aereo del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è decollato da Israele, ma il sito Ynet ha precisato che «non è ancora noto il motivo del decollo». Di sicuro, lo spazio aereo israeliano è chiuso, come annunciato in questi minuti, mentre la Giordania lo ha chiuso temporaneamente. «Cittadini israeliani, negli ultimi anni, e ancor più nelle ultime settimane, Israele si sta preparando alla possibilità di un attacco diretto da parte dell’Iran. I nostri sistemi di difesa sono schierati, siamo preparati per qualsiasi scenario, sia in difesa che in attacco. Lo Stato di Israele è forte, le Idf sono forti», ha dichiarato Netanyahu in un discorso al Paese.
ATTACCO IRAN A ISRAELE: IL DISCORSO DI NETANYAHU E LE INDICAZIONI AI CIVILI
«Apprezziamo gli Stati Uniti per essere al fianco di Israele, così come il sostegno del Regno Unito, della Francia e di molti altri Paesi», ha aggiunto Netanyahu nel suo discorso alla nazione. «Ho stabilito un principio chiaro: chiunque ci faccia del male, noi faremo del male a loro. Ci difenderemo da qualsiasi minaccia e lo faremo con calma e determinazione. So che anche voi, cittadini di Israele, state mantenendo la calma. Vi esorto ad ascoltare le direttive del Comando del fronte interno. Insieme siamo in piedi e, con l’aiuto di Dio, insieme vinceremo tutti i nostri nemici», ha assicurato il primo ministro israeliano in merito all’attacco dell’Iran in risposta a quello subìto a Damasco.
Il portavoce dell’esercito, il contrammiraglio Daniel Hagari, in un comunicato stampa ha assicurato che l’aviazione israeliana sta seguendo i droni, pur notando che essi impiegheranno diverse ore per raggiungere il Paese. Inoltre, ha annunciato che ci saranno interruzioni del GPS mentre l’esercito lavora per intercettare i droni. Le sirene suoneranno solo se i droni entreranno nello spazio aereo israeliano, nelle località interessate. Secondo Channel 12, gli Stati Uniti sono stati i primi a identificare il lancio e hanno immediatamente informato Israele dell’attacco dell’Iran.