L’offensiva dell’Ucraina nella regione di Kursk prosegue ma da parte dell’esercito di Zelensky ci sarebbero altri ragionamenti in corso. Kiev, infatti, starebbe pensando anche di colpire Mosca e San Pietroburgo. Secondo Scott Ritter, ex ispettore delle Nazioni Unite oltre che ex ufficiale dell’intelligence dell’USMC, le mosse ucraine sarebbero nate con lo scopo di costringere la Russia al tavolo dei negoziati. Come sottolineato infatti da Ritter, i mezzi a disposizione di Putin sono di un livello assolutamente superiore rispetto a quelli che invece ha l’Ucraina: questo vuol dire che Mosca potrebbe distruggere l’intera Nazione con poche semplici mosse.



Scott Ritter, su X, ha scritto: “La Russia possiede il velivolo ipersonico Avangard, che può trasportare una testata nucleare o convenzionale. L’Avangard può essere lanciato da diverse piattaforme missilistiche. Non può essere intercettato. La testata convenzionale colpisce il bersaglio a una velocità 27 volte superiore a quella del suono, creando l’equivalente di oltre 21 tonnellate di esplosivo ad alto potenziale prima dell’effettiva esplosione della testata”. Questo vuol dire che se Mosca decidesse di colpire l’Ucraina con i mezzi a sua disposizione, Kiev smetterebbe di esistere in pochi istanti.



L’ex ONU Scott Ritter: “Così non esisterebbe più l’Ucraina”

L’ex ispettore delle Nazioni Unite ed ex ufficiale dell’intelligence dell’USMC Scott Ritter, ha proseguito: “Se l’Ucraina decidesse di colpire le due città più grandi della Russia, non sorprendetevi se poi non esistesse più l’Ucraina. E se la NATO facilitasse un simile attacco, non sorprendetevi se l’Avangard arrivasse sul suolo europeo. Pregate sia solo una testata convenzionale”.

L’ex ONU ha parlato di “suicidio collettivo” che sarebbe quello a cui andrebbero incontro Stati Uniti ed Europa nel caso in cui dovessero appoggiare l’offensiva dell’Ucraina a Mosca e San Pietroburgo. “Non esiste modo più rapido per gli Stati Uniti e l’Europa di commettere un suicidio collettivo che agevolare le azioni folli di un pazzo” ha scritto, affermando ancora che “Zelensky è una minaccia per il mondo intero”.