Rischio attentati a Pasqua 2023 nell’Irlanda del Nord. A lanciare l’allarme terrorismo è stata la polizia, che ha ricevuto “forti informazioni” riguardanti i piani di alcuni dissidenti di lanciare attacchi terroristici a Pasqua. Per questo motivo, come riportato dall’Independent, gli agenti hanno adottato una strategia per contrastare tale minaccia. Allerta anche per il lunedì, giorno in cui i repubblicani dissidenti celebrano tradizionalmente l’anniversario della ribellione dell’Easter Rising contro il dominio britannico del 1916, con una parata che si svolgerà a Derry. Il vice capo della polizia Bobby Singleton ha espresso il timore che i dissidenti possano usare il disordine pubblico come scenario per lanciare attentati a Pasqua 2023.



Solo pochi giorni fa l’intelligence ha innalzato il livello di minaccia a “grave“. Questo vuol dire che un attacco terroristico viene consideratoaltamente probabile“. A tal proposito, Singleton ha assicurato che la polizia sarà “pronta a qualsiasi cosa accadrà a Derry/Londonderry”. Infatti, è stata attivata l’Operazione Inspire, per la quale un gran numero di agenti di polizia è in prima linea con turni di 12 ore. “È la prima volta in diversi anni che abbiamo dovuto attivare questo piano. È un riflesso delle circostanze difficili ed eccezionali in cui ci troviamo”, ha spiegato Simon Byrne del Police Service of Northern Ireland (PSNI). (agg. di Silvana Palazzo)



Attentati a Pasqua: il piano del Viminale per proteggere l’Italia

L’allerta per dei possibili attentati a Pasqua 2023 sembra essere altissima quest’anno. Oltre alla necessità di evitare che si ripeta uno scenario simile a quello dello Sri Lanka nel 2019, c’è grande apprensione anche per la situazione geopolitica internazionale, profondamente smossa dalla guerra in Ucraina. Per evitare qualsiasi problema il Viminale, con una circolare invita ai Prefetti ed ai Questori, ha annunciato un’intensificazione dei controlli.

Il piano del Viminale per evitare che l’Italia sia sconvolta dagli attentati nel corso della Pasqua 2023, prevede soprattutto controlli capillari in tutte le varie zone a rischio. Allerta massima nelle stazioni e negli aeroporti, mentre gli agenti delle Forze dell’Ordine verranno anche dispiegati nei pressi dei siti istituzionali e di partito, oltre che ovviamente nei luoghi religiosi, con una maggiore attenzione al circondariato del Vaticano. Inoltre, sembra che nel piano del Viminale contro gli attentati a Pasqua 2023 sia previsto anche un focus sul monitoraggio del web al fine di intercettare possibili organizzazioni dei rave party, e sul presidio delle zone di movida dei principali centri urbani italiani. (Agg. di Lorenzo Drigo)



Attentati a Pasqua: cosa è successo in Sri Lanka nel 2019

Sono trascorsi quattro anni dagli attentati nello Sri Lanka nel giorno della celebrazione della Pasqua cristiana. Da quel 21 aprile 2019, l’allerta terrorismo  nella ricorrenza della festa cristiana che commemora la resurrezione di Gesù dai morti è sempre altissima. Il motivo è chiaro: i terroristi jihadisti hanno sempre nel loro mirino i cristiani, come testimoniato dalle diverse tragedie registrate negli ultimi mesi sul territorio africano.

Tornando a quel 21 aprile 2019, l’organizzazione terroristica jihadista locale mise in atto una serie di attentati per colpire tre chiese, quattro alberghi di lusso e un complesso residenziale. I sette responsabili – tutti associati alla Thowheeth Jama’ath nazionale (Organizzazione Monoteista Nazionale) – uccisero in tutto 253 persone: per la maggior parte cittadini locali, ma anche turisti e cittadini britannici, spagnoli, olandesi, americani e via dicendo. Tra le vittime anche Shantha Mayadunne, chef e personaggio televisivo cingalese, con sua figlia Nisanga, oltre a tre figli del principale azionista di ASOS.com, Anders Holch Povlsen.

Allerta attentati a Pasqua 2023

Allerta massima, dunque, anche a causa dei numerosi attacchi registrati negli ultimi mesi. Lo scorso 11 gennaio l’Isis è tornata a colpire in Afghanistan, a Kabul: un kamikaze si è fatto saltare in aria vicino al ministero degli Esteri talebano: almeno 5 civili uccisi e decine di feriti. Già pochi giorni prima, sempre nella provincia di Khorasan, un altro sanguinoso attacco. Poi il 14 gennaio un altro attacco, questa volta nella Repubblica Democratica del Congo, in una chiesa pentecostale a Kasindi: 14 decessi e oltre 60 feriti. Uno degli ultimi attentati jihadisti risale al 12 febbraio, in Siria: l’Isis ha attaccato circa 75 persone sabato mentre raccoglievano tartufi nella zona di Palmira, nella campagna orientale di Homs: bilancio choc di 10 civili uccisi, tra cui una donna, e un membro delle forze del regime siriano.