Tutto da rifare per quanto riguarda le decisioni sui terroristi che hanno organizzato l’attentato dell’11 settembre 2001 e il patteggiamento: il segretario della difesa, Lloyd J. Austin, ha bocciato la decisione di favorire un accordo di colpevolezza con conseguente ergastolo, di modo da evitare la pena di morte ai detenuti. Gli accordi riguardavano la mente dell’attacco alle Torri Gemelle dell’11 settembre, nonché due suoi complici, ed era giunto negli scorsi giorni a 23 anni da quel terribile settembre, ma aveva creato non poche polemiche in quanto ritenuto ingiusto da molti, a cominciare dalle famiglie delle più di 3.000 persone che hanno perso la vita dopo l’attacco alle Twin Tower.
Il segretario della difesa Austin ha così preso la situazione in mano ed ha diffuso una nota ufficiale nella serata di ieri, annunciando di aver sollevato dall’autorità il funzionario che era responsabile dell’accordo di patteggiamento, facendo quindi valere a sua volta la propria autorità: “Ho stabilito che – ha spiegato – alla luce dell’importanza della decisione di stipulare accordi pre-processuali con l’imputato nel caso sopra menzionato, la responsabilità di tale decisione dovrebbe ricadere su di me in quanto autorità superiore convocante ai sensi del Military Commissions Act del 2009”.
ATTENTATO 11 SETTEMBRE 2001, SALTA ACCORDO: LE PAROLE DI AUSTIN
“Con effetto immediato, ritiro la vostra autorità nel caso sopra menzionato per stipulare un accordo pre-processuale e mi riservo tale autorità”. I tre accordi preliminari erano stati sottoscritti lo scorso 31 luglio e riguardavano Khalid Sheikh Mohammed, considerato colui che ha escogitato il piano nei minimi dettagli, nonchè Walid Muhammad Salih Mubarak Bin Attash e Mustafa Ahmed Adam al Hawsawi, due presunti collaboratori, tutti detenuti nella prigione di Guantanamo dal 2003, due anni dopo l’attentato dell’11 settembre.
Stando a quanto riferisce il New York Post, che da notizie di questo clamoroso passo indietro, la sentenza di condanna sarebbe dovuta arrivare entro la fine dell’estate 2024, ma a questo punto il tutto è stato rimesso in discussione a seguito dell’intervento del Segretario di Stato.
ATTENTATO 11 SETTEMBRE 2001: SODDISFATTI I FAMIGLIARI
Soddisfatti i famigliari delle vittime, che in precedenza si erano detti indignati per il patteggiamento da parte degli autori dell’attentato dell’11 settembre: “Questa è una buona notizia. Perché la maggior parte di noi pensava che fosse una scappatoia dargli una condanna a vita invece della condanna a morte”, le parole del vice capo in pensione del FDNY, Al Santora, che ha perso un figlio durante l’attentato dell’11 settembre, il pompiere Christopher, oltre che essersi ammalato dopo gli attacchi del 2001. Simili le parole di Sally Regenhard, che come Al Santora ha perso un figlio pompiere del dipartimento di New York, definendo la scelta “una decisione giusta e onorevole”.
La mamma, Gabriella basso, ha aggiunto: “Io e molte altre famiglie dell’11 settembre eravamo devastate e arrabbiate per la decisione di lasciare che i terroristi la facessero franca con l’omicidio”, aggiungendo che la decisione del segretario di stato Austin “serve a ripristinare la nostra fiducia nel sistema giudiziario di questo paese, dove mio figlio ha prestato servizio per cinque anni nel corpo dei Marines degli Stati Uniti prima di servire la popolazione di New York City come membro del FDNY”.