Joe Biden ha firmato un ordine esecutivo affinché i documenti segreti sull’attentato terroristico dell’11 settembre vengano resi pubblici. La decisione è stata annunciata dal presidente degli Stati Uniti a distanza di otto giorni dal ventesimo anniversario dei tragici attacchi alle Torri Gemelle, che causarono la morte di quasi 3 mila persone. Da diversi anni le famiglie delle vittime chiedevano che ciò accadesse.



“L’ordine esecutivo chiede al procuratore generale di rendere pubblici nei prossimi sei mesi i documenti declassificati”. Questo quanto si legge, secondo quanto riporta l’Adnkronos, nel documento che è stato firmato nelle scorse ore dal presidente Joe Biden per desecretare le carte in questione. La lunga lotta tra il Governo e le famiglie delle vittime dell’attentato alle Torri Gemelle potrebbe dunque essere giunta ad un punto di incontro. “È fondamentale garantire che il governo degli Stati Uniti massimizzi la trasparenza, facendo affidamento sulla classificazione solo quando strettamente adattata e necessaria”, si legge ancora.



Attentato 11 settembre, documenti segreti saranno pubblici: l’iter

I documenti segreti dell’attentato dell’11 settembre saranno dunque presto pubblici, ma affinché ciò avvenga sarà necessario seguire un preciso iter burocratico. Il dipartimento di giustizia e l’FBI inizieranno nei prossimi giorni la revisione delle carte per la declassificazione. Le operazioni, secondo i termini dell’ordine esecutivo, dovranno essere completate entro il ventesimo anniversario dell’attacco terroristico. Nel corso dei prossimi sei mesi spetterà, invece, al Governo il compito di rivedere – affinché la declassificazione possa essere attuata – tutti i rapporti delle interviste e delle ulteriori informazioni considerate potenzialmente rilevanti per gli attacchi, come registri telefonici e bancari.



È ancora da comprendere, tuttavia, quale effetto possa avere nella pratica tale mossa del presidente Joe Biden. Si tratta, in ogni caso, di un importante passo in avanti nei confronti delle famiglie delle vittime dell’attentato alle Torri Gemelle, le quali sperano di potere coinvolgere il governo saudita per ottenere un barlume di verità su quanto accaduto. In passato, infatti, le indagini hanno dimostrato che i dirottatori degli aerei avevano dei rapporti con cittadini sauditi, ma non è stato mai possibile sostenere con sicurezza che anche alcuni funzionari fossero coinvolti.