E se Donald Trump non fosse stato colpito da un proiettile nell’attentato a Butler, in Pennsylvania? Ad aprire nuovi scenari è Christopher Wray, direttore dell’FBI, il quale ha spiegato che non è chiaro se l’ex presidente Usa sia stato colpito da un proiettile o da schegge quando l’attentatore Thomas Matthew Crooks ha aperto il fuoco durante il suo comizio all’inizio del mese, uccidendo un partecipante al comizio e ferendone gravemente altri due prime che venisse ucciso dal Secret Service.



Quando durante la sua audizione alla Commissione giudiziaria della Camera Usa gli è stata fatta una domanda dal deputato californiano Kevin Kiley, Wray ha risposto che a suo avviso un proiettile o una scheggia “ha sfiorato l’orecchio“, quindi non è chiaro cosa abbia causato la ferita all’orecchio durante la sparatoria.



Al presidente della commissione, Jim Jordan, che gli ha chiesto se tutti gli otto proiettili sparati dall’uomo armato fossero stati conteggiati, il direttore del Bureau ha risposto spiegando di non avere queste informazioni a disposizione, ribadendo che nel caso di Trump c’è ancora qualche dubbio sul fatto che sia stato un proiettile o una scheggia a colpire il suo orecchio. “Non so se quel proiettile, oltre a causare la ferita di striscio, possa essere atterrato da qualche altra parte“, ha aggiunto Wray, assicurando che il Federal Bureau of Investigation “lavorerà instancabilmente per arrivare in fondo a ciò che è successo“.



ATTENTATO A TRUMP, PARLA IL PORTAVOCE DELL’FBI

Newsweek ha contatto il portavoce dell’FBI, il quale ha spiegato che dopo l’attentato il Bureau “è stato coerente e chiaro sul fatto che la sparatoria è stata un tentativo di assassinio dell’ex presidente che ha causato il suo ferimento, così come la morte di un padre eroico e il ferimento di diverse altre vittime“. In merito all’audizione di mercoledì di mercoledì, Christopher Wrayha fornito un’ampia testimonianza sulle indagini“. Il portavoce ha aggiunto che “si è trattato di un attacco efferato e stiamo dedicando enormi risorse per scoprire tutto il possibile su chi ha sparato e su ciò che ha portato al suo atto di violenza“.

Ad esempio, c’è un team specializzato nelle ricostruzioni delle sparatorie che sta continuando le analisi delle “prove provenienti dalla scena del crimine, compresi i frammenti di proiettile, e l’indagine rimane in corso“. Infatti, il Bureau sta ancora esaminando i frammenti di proiettile trovati sul luogo del comizio a Butler, in Pennsylvania, riferisce ABC News citando una fonte che ha familiarità con l’indagine, per determinare cosa abbia effettivamente colpito l’ex presidente.

LA VERSIONE DEL TYCOON E DEL SUO MEDICO

Trump, portato via dal palco con un orecchio insanguinato, quella sera dichiarò di essere stato “colpito da un proiettile che ha perforato la parte superiore del mio orecchio destro“, poi in un post su Truth Social ha riferito di aver sentito “un suono sferzante, degli spari e di aver immediatamente sentito il proiettile che squarciava la pelle“.

Una settimana dopo, la campagna del tycoon ha pubblicato un comunicato di Ronny Jackson, rappresentante del Texas e medico della Casa Bianca di Trump, secondo cui l’ex presidente ha subito una ferita d’arma da fuoco all’orecchio destro che era “a meno di un quarto di pollice dall’entrare nella testa e ha colpito la parte superiore dell’orecchio destro“, rassicurando poi sulle condizioni di salute dopo l’attacco.

L’EX PRESIDENTE ALL’ATTACCO DI WRAY: “NON SA NULLA”

Le dichiarazioni di Christopher Wray contraddicono, dunque, la versione di Trump, il cui team ha definito “stron*ate da complotto“. Steven Cheung, portavoce dell’ex presidente Usa, ha dichiarato al New York Post: “Chiunque creda a queste stronzate cospirazioniste o è mentalmente deficiente o spaccia volontariamente falsità per motivi politici“. Ora interviene per contestare la testimonianza di Wray: “Non c’era alcuna prova che si trattasse di qualcosa di diverso da un proiettile. Il direttore sbaglia e non è appropriato suggerire altro“, ha scritto Jackson.

Lo stesso ex presidente ha insistito sul fatto che sia stato colpito da un proiettile: “No, purtroppo è stato un proiettile a colpire il mio orecchio, e a colpirlo forte. Non c’erano vetri, non c’erano schegge. L’ospedale l’ha definita una ‘ferita da proiettile all’orecchio’, e così è stato“. Nello stesso post, il tycoon ha anche detto che Wray “non sa nulla” e ha promesso di licenziarlo se vincerà un secondo mandato.