L’attentato alle Torri Gemelle, avvenuto l’11 settembre 2001, racchiude nella memoria comune quelli che in realtà furono quattro attacchi terroristici, soltanto due dei quali colpirono le Torri Nord e Sud del World Trade Center, nel quartiere della Lower Manhattan di New York. A provocare il crollo di queste ultime, avvenuto in poco meno di due ore, furono lo schianto di due arei di linea, quello che stava percorrendo il volo American Airlines 11 e quello che stava percorrendo il volo United Airlines 175.



Entrambi furono dirottati dai terroristi. Il volo American Airlines 11, che era servito con l’aeromobile Boeing 767 che si schiantò sulla Torre Nord, era decollato alle ore 07:59 dall’Aeroporto Internazionale Generale Edward Lawrence Logan e Boston e sarebbe dovuto atterrare all’Aeroporto Internazionale di Los Angeles e California. A bordo c’erano 11 membri dell’equipaggio e 81 passeggeri, tra cui anche i 5 terroristi. In base a quanto ricostruito, questi ultimi, intorno alle 08:14, uccisero il pilota John Ogonowski, il primo ufficiale Thomas McGuinness, le assistenti di volo Karen Martin e Barbara Arestegui e il passeggero israeliano Daniel Lewin, che era un ex militare e probabilmente aveva tentato di ostacolare il loro accesso alla cabina di pilotaggio. Gli altri morirono dopo il disastro.



American Airlines 11 e United Airlines 175: i due voli della morte contro le Torri Gemelle

Oltre all’American Airlines 11, l’altro volo che fu dirottato l’11 settembre 2001 fu lo United Airlines 175. La tratta, che avrebbe dovuto connettere l’Aeroporto Internazionale Generale Edward Lawrence Logan all’Aeroporto Internazionale di Los Angeles, era servita dall’aeromobile Boeing 767, che si schiantò sulla Torre Sud del World Trade Center. A bordo c’erano 9 membri dell’equipaggio e 56 passeggeri, tra cui anche i 5 terroristi.

La partenza del velivolo avvenne alle 08:14, proprio mentre l’altro veniva dirottato. L’ultima comunicazione da parte dell’aereo fu registrata alle 08:42. In quei minuti due terroristi uccisero il pilota Victor J. Saracini e il primo ufficiale Michael Robert Horrocks, mentre un altro prendeva il controllo della tratta. Gli altri due costrinsero i passeggeri a spostarsi verso la coda dell’aereo, usando spray irritanti e minacciando di fare esplodere una bomba. Un assistente di volo riuscì a comunicare con un cellulare di bordo cosa stava accadendo, ma era ormai troppo tardi. L’aeromobile si schiantò contro le Torri Gemelle poco dopo. Le 65 persone a bordo persero la vita.