Allarme terrorismo, paura per un attentato a Capodanno. Come vi abbiamo raccontato, i Paesi internazionali hanno acceso i riflettori sul rischio di attacchi da parte di Isis-K e al Qaida: gli Stati Uniti, tramite il vicesegretario alla Difesa Colin Kahl, hanno ammonito circa l’ipotesi di attentati in Occidente dei gruppi organizzati.
L’allarme non appare imminente – gli attacchi su scala internazionale potrebbero essere sferrati nei prossimi sei mesi – ma la paura per un attentato a Capodanno è tanta. Anche perché tutti ricordiamo quanto successo appena cinque anni fa a Istanbul, in Turchia: l’attacco alla discoteca Reina causò 39 morti (di cui molti cittadini stranieri, anche francesi e russi) e 69 feriti.
ATTENTATO A CAPODANNO: ALLERTA ALTA
L’ipotesi attentato a Capodanno è legato all’onnipresente rischio di terrorismo che preoccupa Europa e non solo da 20 anni, dall’attentato dell’11 settembre negli Stati Uniti. Nel corso del G7 sulla Sicurezza, il ministro Luciana Lamorgese aveva messo in risalto il rischio latente legato a lupi solitari, cioè persone isolate e fragili, «su cui dobbiamo avere un’attenzione particolare». Allerta massima specialmente dopo quanto registrato in Afghanistan, situazione che ha dato nuova vitalità all’estremismo violento e ai gruppi terroristici come Al Qaeda e Isis. E non è tutto.
Le forze di sicurezza internazionali hanno studiato e monitorano con attenzione la nuova frontiera del terrorismo, legata agli attentati con i droni: gli apparecchi tecnologici, infatti, sono ampiamente disponibili in commercio e hanno la possibilità di trasportare piccole, ma anche grosse, quantità di esplosivo. Uccisioni a distanza che sono state utilizzate per la prima volta nel 2017, nel corso dell’assedio a Mosul, e che hanno trovato sempre più spazio presso i gruppi criminali.