La Russia ha annunciato di avere identificato un complice di Natalya Vovk per l’attentato che lo scorso 20 agosto ha provocato la morte di Darya Dugina, la figlia del filosofo ultranazionalista Alexander Dugin. Il colpevole sarebbe Bodan Petrovich Tsyganenko, un quarantaquattrenne ucraino. In base a quanto affermato dai Servizi di sicurezza federale russi in un comunicato, come riportato da RaiNews, l’uomo sarebbe un agente dei servizi segreti ucraini arrivato a Mosca dall’Estonia il 30 luglio e fuggito il giorno prima dell’uccisione della vittima.



A fare materialmente esplodere la bomba nell’auto di Darya Dugina infatti sarebbe stata Natalya Vovk. A quest’ultima il sospettato avrebbe fornito false targhe automobilistiche e falsi documenti (a nome della cittadina kazaka Yulia Zaiko), oltre allo stesso ordigno utilizzato per l’attentato. Le indagini stanno continuando con l’obiettivo di individuare nuovi nomi di potenziali membri del gruppo. Intanto le forze russe stanno dando la caccia ai due ucraini. Pare che la donna e la figlia di dodici anni, che l’aveva accompagnata nel viaggio a Mosca, siano infatti fuggite in Estonia poche ore dopo l’esplosione.



Attentato Darya Dugina, Russia identifica complice di Natalya Vovk: l’Ucraina si dichiara estranea ai fatti

Nonostante la Russia abbia identificato Natalya Vovk Bodan Petrovich Tsyganenko come gli autori dell’attentato a Darya Dugina, la figlia del filosofo ultranazionalista Alexander Dugin, l’Ucraina da parte sua continua a dichiararsi estranea ai fatti. “Non è assolutamente una nostra responsabilità”, ha detto nei giorni scorsi Volodymyr Zelensky. Inoltre, ha negato qualsiasi coinvolgimento con la donna accusata di avere fatto esplodere l’autobomba. “Non siamo interessati a lei. Non era cittadina del nostro Stato e non si trovava sul territorio dell’Ucraina”.



I Servizi di sicurezza federale russi però non sembrano avere dubbi, sia sul fatto che sia lei l’attentatrice sia sul fatto che abbia agito per conto del suo Paese. “L’analisi delle telecamere di videosorveglianza ha documentato che la presunta omicida, Natalya Vovk, stava seguendo personalmente Darya Dugina in un parcheggio per gli ospiti del festival Traditsiya”, si legge ancora nel comunicato.