La vicenda del tragico attentato alla Maratona di Boston del 2013, oggetto della trama del film “Boston – Caccia all’uomo“, è stata di forte attualità negli Stati Uniti in questo 2020, visto che il primo processo all’attentatore, Džochar Carnaev, è stato annullato perché sono stati rilevati dei vizi procedurali che non hanno garantito sull’imparzialità della giuria. E così è stato stabilito che il processo dovrà essere ripetuto: Carnaev era stato condannato alla pena capitale per i fatti di quel giorno, con le esplosioni avvenute tra Boylston Street e Copley Square che hanno portato alla morte di 3 persone e al ferimento di oltre 250. Una tragedia che ha scosso l’America a 12 anni dai fatti dell’11 settembre 2001 che hanno alzato al massimo l’allerta sul pericolo terroristico negli Usa. (agg. di Fabio Belli)
ATTENTATO DI BOSTON, LE ESPLOSIONI
Su Rai 2 lunedì 30 novembre andrà in onda il film “Boston – Caccia all’uomo“, ispirato alla storia vera che vide il 15 aprile del 2013 la maratona della famosa città del Massachussets sconvolta da un terribile attentato terroristico. I fatti video due ordigni piazzati nei pressi del traguardo, tra Boylston Street e Copley Square, esplodere in maniera violentissima, causando la morte di 3 persone e il ferimento di oltre 250. Ad esplodere furono di fatto due pentole a pressione dalla capacità di 6 litri, riempite di esplosivo, chiodi, pezzi di ferro e sfere metalliche che ebbero un effetto devastante al momento della deflagrazione. Agli attentatori bastò lasciare due borse nere con le suddette pentole a pressione nei pressi del traguardo, per poi farle esplodere grazie a un semplice timer, probabilmente ricavato da un orologio da parete di quelli posizionati in tutte le case. Le esplosioni avvennero quando la gara per quanto concerneva le prime posizioni era terminata da un pezzo: stavano arrivando i concorrenti che stavano chiudendo un tempo superiore alle 4 ore, 2 ore dopo i vincitori: l’attentato prese dunque di mira i podisti amatoriali, quelli che partecipano ad un appuntamento come la maratona di Boston per passione.
ATTENTATO DI BOSTON, LA PISTA CECENA
Le indagini dell’FBI, dopo i soccorsi che si ritrovarono di fronte una situazione particolarmente grave, si concentrarono su due fratelli originari della Cecenia, Džochar Carnaev e Tamerlan Carnaev, che lo stesso giorno erano stati protagonisti di una sparatoria nei pressi del celebre istituto di tecnologia del Massachussets, il MIT. Il processo ai fratelli Carnaev è stato particolarmente travagliato: in particolare Džochar Carnaev è stato dichiarato colpevole per tutti i suoi capi di imputazione e dunque condannato alla pena di morte il 15 maggio 2015. Nonostante questo, nello scorso luglio la sentenza è stata annullata perché sono stati ritenuti plausibili i vizi di forma sollevati dalla difesa, che avevano giudicato prevenuta e dunque inattendibile una parte della giuria chiamata a decidere sul caso. Il film “Boston – Caccia all’uomo” ricostruisce proprio questa storia col protagonista, il sergente Tommy Saunders, che individua appunto nei principali sospettati due fratelli coinvolti in un conflitto a fuoco il giorno dell’attentato, figure che si riferiscono appunto ai fratelli Carnaev.
ATTENTATO DI BOSTON, LA TESTIMONIANZA DI JEFF BAUMAN
Nella straziante storia dell’attentato di Boston nel corso della maratona del 2015, decisiva è stata la testimonianza di Jeff Bauman, che era andato ad attendere al traguardo la fidanzata che, assieme ad alcune sue coinquiline, stava partecipando alla gara. Cercando di individuarla tra i corridori all’arrivo, Bauman si accorse di uno dei due attentatori, nella fattispecie di Džochar Carnaev, vestito troppo pesante per la stagione e intento ad armeggiare con la borsa poi abbandonata. L’esplosione avvenne subito dopo e tragicamente Bauman perse entrambe le gambe, ma collegò immediatamente quanto aveva visto prima all’attentato, risultando decisivo con la sua testimonianza per l’identificazione di Carnaev. Nel film “Boston – Caccia all’uomo” ci si concentra principalmente sull’investigazione sul caso parlando però anche delle testimonianze chiave. In particolare alla figura di Bauman è stato dedicato un altro film, Stronger – Io sono più forte”,con Jake GyllenhaalJake Gyllenhaal