Darya Dugina, figlia dell’intellettuale e filosofo russo Dugin, particolarmente vicino a Putin, è stata uccisa in un attentato probabilmente rivolto a porre fine alla vita del padre. I servizi segreti russi hanno diffuso un video che mostrerebbe l’assassina della donna, esecutrice materiale dell’attentato. Si tratterebbe di Natalia Vovk, e secondo molti apparterrebbe al battaglione Azov. La donna viene indicata come l’esecutrice dell’attentato che ha messo fine alla vita di Dugina, sabato scorso a Mosca.



“Come si vede dal video, la donna, insieme a sua figlia, è entrata nel territorio russo il 23 luglio scorso, dopo aver superato i controllo doganali”, scrive la Tass, agenzia russa. Il video pubblicato dai servizi segreti mostrerebbe anche la donna che entra nel palazzo della giornalista. Lei stessa avrebbe preso in affitto un appartamento lì. Nelle stesse immagini si vedrebbe l’ucraina mentre lascia la Russia diretta in l’Estonia dopo l’attentato.



Attentato figlia Dugin, Azov prende le distanze

Natalia Vovk e la figlia 12enne si sarebbero trovate al confine alle 12.02 di domenica, come spiegano le agenzie russe. L’auto sulla quale si trovavano la donna e sua figlia, una Mini cooper, è stata accuratamente ispezionata, spiega l’Adnkronos. Il video, pubblicato su Twitter, mostra anche le immagini dell’auto di Vovk riprese dalle telecamere a circuito chiuso. Secondo i russi, la donna che avrebbe ucciso la figlia di Dugin apparterrebbe al battaglione Azov, che però ha preso le distanze dalle accuse dei russi, spiegando che non corrispondono a verità.



“La donna, il cui nome e carta d’identità militare è stata pubblicata dall’FSB nel suo rapporto sull’indagine sull’atto terroristico contro la figlia del propagandista russo Dugin, non ha nulla a che fare con il reggimento Azov e non è mai appartenuta alla nostra unità” ha affermato in una nota il reggimento.