È stato rivendicato l’attentato terroristico registrato ieri a Nizza, in Francia. In un post pubblicato sui social network, il gruppo Al Mahadi del sud della Tunisia ha affermato di aver organizzato l’attacco costato la vita a tre persone. Sul caso è al lavoro la Procura antiterrorismo di Tunisi: aperta una inchiesta sulla presunta esistenza del gruppo e sul suo coinvolgimento nell’aggressione. E arrivano importanti aggiornamenti sul killer, il 21enne Brahim Aoussaoui. Come vi abbiamo raccontato, il tunisino era sbarcato a Lampedusa meno di un mese fa ed aveva già in mente di attaccare la basilica di Nizza: il fratello, che vive in Tunisia, ha rivelato di aver ricevuto una foto dell’edificio. Sull’attentato è arrivato il commento del governo tunisino, che ha fermamente condannato l’attacco: nelle ultime ore, inoltre, sono stati sentiti alcuni familiari. (Aggiornamento di MB)
ATTENTATO NIZZA, KILLER SBARCATO A LAMPEDUSA
È di tre morti e un ferito grave il bilancio dell’attentato terroristico registrato oggi in una chiesa di Nizza. «Non rinunciamo a nulla», il commento del presidente della Repubblica Emmanuel Macron ai microfoni dei cronisti presenti sul luogo della tragedia. Ma i principali aggiornamenti arrivano sull’identità del killer: Le Parisien rivela che l’attentatore è Brahim A., nato in Tunisia il 29 marzo 1999, rientrato in Italia meno di un mese fa, come testimoniato da alcuni documenti della Croce Rossa nostrana rinvenuti dalle forze dell’ordine. E c’è di più, come rivelato dal deputato della regione di Nizza in Francia, Eric Ciotti: il killer è sbarcato a Lampedusa assieme ad altre migranti. Sono in corso in queste ore le verifiche del caso per ricostruire i vari spostamenti del territorio tunisino. Ciotti ha inoltre messo in risalto di aver chiesto a Macron di sospendere qualsiasi flusso migratorio e qualsiasi procedura di asilo, in particolare alla frontiera italiana. Ricordiamo che già Anis Amri – autore della strage al mercatino di Natale di Berlino del 2016 – sbarcò in Italia nel febbraio del 2011, poi trasferito in un centro per minori in Sicilia. (Aggiornamento di MB)
ATTENTATO NIZZA: TERRORISMO ISLAM COLPISCE ANCORA LA FRANCIA
«Tutto lascia supporre un attentato terroristico in seno alla basilica di Notre-Dame», così il sindaco di Nizza Christian Estrosi conferma l’ipotesi iniziale dell’attacco con coltello all’interno della chiesa principale della città sulla Costa Azzurra. Nella via più ricca e trafficata di Nizza, un killer al grido di “Allah Akbar” è entrato nella Cattedrale, ha decapitato prima una fedele, poi il sagrestano e tentato di sgozzare una terza vittima poi morta in un bar dove si era rifugiata dopo le ferite (ci sarebbe anche una quarta vittima, per fortuna solo ferita e non in maniera gravissima). La polizia ha arrestato il responsabile – armato di coltello – mentre il sindaco chiede di fermare una volta per tutte l’aggressione «islamo-fascista» che sta attanagliando la Francia e l’Europa ormai da 5 anni a questa parte. Nelle stesse ore dell’attentato di Nizza, un uomo ad Avignone armato di coltello ha tentato di “emulare” gli attacchi di questi giorni ma è stato freddato dalla polizia, mentre a Gedda (Arabia Saudita) il consolato di Francia è stato attaccato con una guardia ferita. Da Padre Jacques Hamel – decapitato in una chiesa della Normandia ormai 4 anni fa – fino al professor Paty alle porte di Parigi ad inizio ottobre: un nuovo orrore si affaccia sulla Francia nella morsa degli attentati islamisti con decapitazione e sgozzamenti tanto contro “simboli cattolici” quanto su elementi e persone riconducibili alla libertà di espressione non accettata dalla radicalizzazione islamica.
ATTENTATO CON COLTELLO A NIZZA
Si tratterebbe di attentato terroristico l’attacco con coltello avvenuto questa mattina a Nizza nella Cattedrale di Notre Dame in Avenue Jean-Medecin: stando alle primissime fonti di polizia sui media francesi, il guardiano della cattedrale sarebbe stato decapitato all’interno della chiesa, altre due persone sarebbero state uccisi tra cui una agente di polizia entrata a Notre Dame probabilmente per fermare l’attentatore. Il ministro dell’Interno Gerald Darmanin ha appena detto che la polizia sta conducendo un’operazione di sicurezza e si indaga per terrorismo sull’attacco con coltello avvenuto nel centro di Nizza: il sindaco Estrosi parla senza remore di attacco terroristico, con un uomo che sarebbe stato arrestato e condotto in ospedale perché ferito a sua volta dall’intervento tempestivo della polizia. L’attacco avviene a pochissimi giorni dalle polemiche internazionali sollevate dalla Turchia di Erdogan che ha pesantemente minacciato e criticato la Francia di Macron – accusando di essere “nazisti” e “islamofobi” – per aver difeso Charlie Hebdo nelle vignette anti-Islam e soprattutto per aver parlato di “fondamentalismo radicale e terrorista” dopo la decapitazione del professor Paty a Parigi ad inizio ottobre.
ATTENTATO ISLAMISTA? IL CAOS NEL CENTRO DI NIZZA
La primissima a reagire dopo l’attentato di Nizza – mentre ancora si cerca di capire la dinamica esatta dell’attacco – è Marine Le Pen, leader dell’ex Front National «Dobbiamo smetterla di combattere solo il terrorismo, ma rivolgerci anche contro l’ideologia che lo arma, ovvero l’islamismo. Certamente c’è un legame con le minacce ricevute dall’estero, ma non abbiamo mai agito in modo diplomatico, per esempio contestando alla Turchia la presenza nella Nato, o interrogandoci sui nostri legami con il Qatar, che finanziano e sostegno questa ideologia». Un’agenzia vicina ad Al Qaeda appena due giorni fa aveva dichiarato e invitato a colpire in Francia e in particolare i luoghi di culto cristiani per “reazione” alle parole di Macron e alle vignette del settimanale satirico Charlie Hebdo. Poco dopo le 10 su Twitter interviene ancora il sindaco di Nizza per fare il punto di quanto successo finora: «Sconvolto dalle 3 vittime di cui 2 morti all’interno della Basilica Notre Dame e in particolare il guardiano tanto apprezzato dai parrocchiani. Nizza ha pagato un prezzo troppo alto, proprio come il nostro Paese negli ultimi anni. Chiedo l’unità dei nizzardi». Sempre secondo Estrosi, l’uomo intervenuto nella cattedrale di Notre Dame continuava a gridare “Allah Akbar”.