Nonostante i giovani siano particolarmente attenti al clima, viaggiando molto di più rispetto ad altre generazioni. Secondo uno studio, la percentuale di passeggeri di età inferiore ai 30 anni è in aumento, e quindi supera anche la generazione più anziana, notoriamente meno attenta agli eventi climatici avversi e al benessere dell’ambiente. La generazione più giovane ha la reputazione generale di essere particolarmente attenta al clima e di evitare, se possibile, tutto ciò che potrebbe danneggiare il pianeta. Per quanto riguarda i viaggi in aereo, però, non sembra esserci l’attenzione che invece viene rivolta per altri aspetti della vita quotidiana, come l’alimentazione o la raccolta differenziata.
L’associazione aeroportuale ADV ha condotto fino ad oggi la più grande indagine sul traffico aereo negli aeroporti tedeschi con quasi 100.000 intervistati. Il risultato ha visto emergere una quota di giovani sul volume dei passeggeri aumentata rispetto agli ultimi anni. Mentre nel 2008 il 21% dei passeggeri aveva meno di 30 anni, la loro quota è ora del 29%. Dunque, circa 18 milioni di Millennials e rappresentanti della cosiddetta Generazione Z sono saliti su un aereo in Germania nell’ultimo anno e mezzo, con molti che lo hanno fatto anche “in trasferta”, come riporta il Die Welt.
I giovani prendono sempre più aerei (nonostante le preoccupazioni per il clima)
Come emerso dalla ricerca, solo il 19% dei passeggeri aveva un’età compresa tra 51 e 65 anni e solo l’8% aveva più di 65 anni. Secondo il sondaggio, più della metà di tutti i passeggeri aveva meno di 40 anni. È aumentata dunque la quota di giovani viaggiatori e allo stesso modo sono cresciuti i frequent fryer. La percentuale di viaggi di piacere è aumentata in modo significativo: dunque in pochi viaggiano per lavoro. Secondo il sondaggio, quattro passeggeri su cinque sono decollati per motivi privati e turistici. Rispetto al 2008, la percentuale di questi viaggi aerei privati è aumentata del 19%. Allo stesso tempo, il numero di viaggiatori d’affari è diminuito di un quinto toccando ora il 20%.
Matthias von Randow, CEO della German Aviation Association, ha riferito in una teleconferenza pochi giorni fa che il traffico interno nella prima metà del 2023 era ancora solo il 47% del livello del 2019. I voli interni in Germania sono diminuiti mentre sono significativamente più frequenti, in Italia, Spagna e Grecia ancora di più rispetto a prima della pandemia. Gli attivisti climatici hanno ripetutamente chiesto l’abbandono dei voli a corto raggio. I voli turistici, invece, di solito portano a destinazioni più lontane e producono una quantità maggiore di gas serra. Rispetto a un volo da Monaco ad Amburgo, i costi climatici di un volo a lungo raggio sono rapidamente più di dieci volte superiori, ad esempio 2,9 tonnellate per passeggero per un volo per Bangkok. Negli ultimi mesi, membri di “Ultima generazione” si sono incatenati sulle piste degli aeroporti tedeschi. Eurowings ha dovuto cancellare 45 voli e rinviarne altri a seguito delle proteste del 13 luglio a Düsseldorf e Amburgo, con un danno ancora in fase di valutazione. Come spiega il Die Welt, vari aeroporti, compreso quello di Monaco, stanno valutando azioni legali contro “Ultima generazione”.