“Una società umana che ha perso la fede”. Così ha esordito Brandi su Il Giornale, presidente dell’associazione onlus ‘Pro-vita e famiglia’, che si batte contro l’aborto e le tendenze gender, nel commentare gli atti vandalici che si sono abbattuti sulla sede di viale Manzoni sabato scorso dopo il corteo contro la violenza sulle donne. Gli esponenti della onlus hanno parlato di terrorismo e hanno fatto presente come quello che si è perpetrato i giorni scorsi sarebbe solo l’ultimo di una lunga serie di atti di questo tipo contro l’associazione stessa.
Bottiglie, pietre, fumogeni, serrande divelte, serrande distrutte, telecamere abbattute e vari tentativi di incendi. Questo è lo scenario da cui è stata colpita l’associazione. Gli slogan diffusi dalle militanti responsabili degli atti vandalici, tra l’altro, inneggiavano proprio a chiari tentativi di minaccia, in nome di una libertà di scelta sull’aborto. La violenza sembra dunque farla da padrone da parte di chi non appoggia i pilastri della onlus Pro-vita, che si batte anche contro le carriere alias nelle scuole, l’utero in affitto e il mondo Lgbt+ in generale.
PERICOLOSA ESCLATION CONTRO CHI AIUTA MADRI IN DIFFICOLTÀ
Brandi ha voluto sottolineare come da tempo Pro-Vita aiuti con qualsiasi mezzo le madri in difficoltà, o perchè stanno affrontando gravidanze difficili o perchè hanno bisogno di un sostegno economico, biberon, passeggini, pannolini e ciucci. E pone un interrogativo: perchè accanirsi contro chi difende la vita? Lo stesso presidente ha definito aggressivo, violento e pericoloso il mondo ‘transfemminista’ che non tollera chi la pensa diversamente.
Intanto nel silenzio della sinistra è intervenuta su facebook la Premier Giorgia Meloni: “Io non so come si pensi di combattere la violenza contro le donne rendendosi protagonisti di intollerabili atti di violenza e intimidazione come quelli avvenuti sabato a danno dell’associazione Pro Vita & Famiglia. Voglio interrogare tutti su una questione banale: la violenza va condannata sempre o solamente quando si rivolge a qualcuno di cui condividiamo le idee? “Aumentano quindi domande e polemiche su quanto accaduto, anche dopo l’inizio delle indagini da parte della Digos sulla bottiglia con all’interno polvere pirica trovata domenica mattina negli uffici dell’associazione stessa.