È iniziata la corsa alle regionali in Lombardia, Attilio Fontana a caccia della riconferma. Il governatore uscente può contare sul sostegno dell’intero centrodestra, respira un’aria positiva: “Qui in Lombardia c’è ancora ottimismo, c’è ancora voglia di guardare al futuro con positività e c’è voglia di continuare a combattere per superare ogni genere di problema. Oggi a Brescia ho parlato con tante persone e tante associazioni di categoria. Tutti mi hanno espresso positività, ottimismo verso il futuro. Ciò non toglie che il discorso della benzina colpisce tutti trasversalmente, e incide negativamente”, le sue parole ai microfoni di Stasera Italia.
Uno dei temi più dibattuti all’interno della campagna elettorale è quello legato all’autonomia, Attilio Fontana è tranchant: sull’argomento si è fatto un gran polverone raccontando “un sacco di cose assolutamente false”. L’autonomia è “semplicemente semplicemente utilizzare gli stessi soldi che oggi lo Stato spende per svolgere certe funzioni”, le parole del leghista: “Anziché spenderli lo Stato, quei soldi li spendono le Regioni. È qualcosa che non limita i diritti di nessuno, che non toglie alcuna risorsa a nessuno, è una sfida che va nella direzione della responsabilità. È chiaro che si corrono più rischi per chi svolge il mio lavoro, perché poi è sotto gli occhi di tutti se uno ha svolto bene o ha svolto male la propria attività”.
ATTILIO FONTANA SU MILANO E GOVERNO
Altro argomento parecchio dibattuto è il limite di velocità a 30 km/h a Milano a partire dal primo gennaio 2024, Attilio Fontana ha condiviso una dichiarazione del sindaco meneghino Beppe Sala: “Non si può generalizzare, ci sono strade sulle quali andare a 30 km all’ora si rischia di inquinare di più, mentre in certe zone, vicino a scuole, ospedali e in particolari situazioni, si può ridurre la velocità”. Milano, Lombardia ma anche politica nazionale, il governatore lombardo si è soffermato sulle decisioni del governo delle accise su tasse e accise: “È stata fatta la scelta di tutelare innanzitutto le bollette energetiche e i residui miliardi sono stati messi a disposizione delle fasce più deboli. Purtroppo non si riusciva anche a salvaguardare i rincari del carburante, ma penso che non appena ci sarà la possibilità economica, si inciderà anche in quella direzione”. E ancora: “È stata una scelta estremamente difficile perché qualunque decisione si fosse fatta, si sarebbero toccati ambiti estremamente importanti del nostro Paese”.