FONTANA SPINGE PER L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA

Attilio Fontana tira dritto sull’Autonomia differenziata: il presidente della Regione Lombardia ha confermato la linea della Lega alla Berghem fest. Ne aveva già parlato al Meeting di Rimini 2024, lo ha ribadito nei giorni scorsi, annunciando un’accelerazione: è pronto a partire per le materie che non hanno bisogno dell’approvazione dei Livelli essenziali di prestazioni (Lep). Infatti, il governatore lombardo aveva dichiarato al Corriere della Sera che non si configura alcuna violazione di principi con l’applicazione di queste materie. Per Fontana è anche una questione di competitività, perché al Nord c’è un problema da affrontare, cioè quello di restare competitivi, ma per riuscirci è indispensabile «un’amministrazione più efficiente e più rapida».



Comunque, non teme né il ricorso alla Costituzione né il referendum, ma che si crei una spaccatura in Italia, infatti aveva espresso il suo timore che la «violenza» con cui si sta affrontando la questione possa creare «danni irreparabili» in Italia. Nel frattempo, emergono retroscena sulla lettera scritta dal sindaco di Milano Beppe Sala, pubblicata dal Corriere della Sera, secondo cui avrebbe irritato, e non poco, il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini. Se per il primo l’Autonomia differenziata è «un disegno legislativo iniquo», per il secondo è invece necessaria.



AUTONOMIA, LEGA ACCELERA MA MELONI FRENA

Ma Salvini è anche passato all’attacco, definendo Beppe Sala «disinformato di sinistra», ricordando che prima era a favore dell’Autonomia differenziata, mentre ora «per motivi ideologici, rinnega quello che ha detto». Il leader della Lega si è detto anche dispiaciuto, alla luce del fatto che «la stragrande maggioranza dei milanesi aspettano efficienza e modernità». Queste parole non sono piaciute a Sala, che ha risposto su X a Salvini invitandolo a un confronto pubblico e tecnico per capire chi ne sa di più sul tema.

Eppure, a Milano ferve il dibattito sull’Autonomia differenziata, infatti il segretario comunale della Lega, Samuele Piscina, ha accusato il sindaco di incoerenza, «visto che fino a pochi mesi fa chiedeva più soldi per il territorio e poi nel momento in cui c’è da sostenere una riforma che a Milano porterebbe più soldi, fa dieci passi indietro». Mentre le Regioni del Nord chiedono il trasferimento delle competenze per le quali non è necessaria la definizione dei Lep, così da far partire subito l’Autonomia, la premier Giorgia Meloni invita a non bruciare le tappe. Come evidenziato da La Stampa, nel vertice di venerdì ha chiesto di non fare alcuna fuga in avanti.