Una nuova chiusura totale sarebbe un disastro, le limitazioni valgano solo per i no vax: netto Attilio Fontana. Intervenuto ai microfoni de La Stampa, il governatore della Lombardia si è detto fiducioso sull’andamento della pandemia, l’ipotesi lockdown è lontana, sottolineando che i numeri della sua Regione «sono tali che non vedo nell’immediato alcuna necessità e farò di tutto per evitare che posa accadere».



«Se la situazione dovesse evolversi in senso negativo, ci dovranno essere limitazioni che non vadano a colpire chi si è vaccinato», ha rimarcato Attilio Fontana, per poi invocare il dialogo per convincere gli indecisi a vaccinarsi, ma anche con coloro che scendono in piazza cercando di bloccare la città: «Secondo me sbagliano ma detto ciò, io sono per la libertà di espressione del pensiero, nei limiti della libertà altrui. Sono convinto che anche con loro si possa discutere».



ATTILIO FONTANA: “LOCKDOWN SAREBBE DANNO INDICIBILE”

Non c’è all’orizzonte il ritorno alla zona gialla per la Lombardia secondo Attilio Fontana, considerando che gli ospedali stanno reggendo benissimo «e il merito è della campagna vaccinale». Il ritorno al lockdown «sarebbe un danno indicibile, gravissimo da assorbire», ha stimato il governatore: «E non solo per l’economia ma anche per l’aspetto psicologico. In Lombardia più di 8 milioni di persone si sono vaccinate e io credo che non meritino ulteriori chiusure». Attilio Fontana poi sul modello austriaco: «Finchè si può evitare è meglio. Le questioni vanno affrontate con gradualità: da noi non ci sono i problemi che hanno in Austria e noi non abbiamo niente da chiudere. Il giorno in cui dovessero dirmi che la Lombardia dopo una settimana potrebbe diventare gialla, ecco a quel punto proverei a tutelare meglio per quella settimana gli otto milioni di vaccinati».

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