Attilio Fontana e l’avventura a Tale e Quale Show
Attilio Fontana è stato uno dei vincitori più apprezzati di Tale e Quale Show. Il cantante e attore ha partecipato alla terza edizione della trasmissione di Carlo Conti insieme a personaggi del calibro di Fabrizio Frizzi, Amadeus e Riccardo Fogli. Un cast stellare quello della terza edizione di Tale e Quale che portò al trionfo di Fontana che, sin dalla prima puntata, si mise in luce per l’indiscutibile talento. A distanza di tempo, sono tanti i personaggi che hanno accettato di mettersi in gioco salendo sul palco di Tale e Quale come concorrenti. Il programma, forte dell’affetto del pubblico, è così tornato in onda con un nuovo cast.
Ogni settimana, Cristiano Malgioglio, Giorgio Panariello e Loretta Goggi giudicano le esibizioni dei concorrenti tra i quali ci sono Jo Squillo, Pamela Prati, Gaudiano, Lorenzo Licitra, Alex Belli, Ginevra Lamborghini e tanti altri. L’attuale cast, tuttavia, a detta di Attilio Fontana, metterebbe in luce l’enorme cambiamento attuato negli ultimi anni.
Le parole di Attilio Fontana su Tale e Quale Show
Attilio Fontana ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Tag24 in cui ha parlato anche di Tale e Quale Show. “Devo essere sincero, ho visto una sola puntata. Anche lì il programma è molto cambiato rispetto agli anni in cui l’abbiamo fatto noi. Prima c’era un occhio di riguardo ai talenti piuttosto che alla parte trash, parruccosa. Adesso è diventato meno varietà e più intrattenimento. Fa più da padrone la polemica di Cristiano Malgioglio che critica i personaggi più trash che ormai prendono. Prima evitavano quelli del Grande Fratello, per esempio. Ha perso la allure artistica, anche se ci sono dei ragazzi bravissimi”, ha detto.
“Gaudiano mi è piaciuto molto a Sanremo, fa musical da anni, è il favorito e spero che vinca. Anche Lorenzo Licitra è bravo. Diciamo che seguo Tale e Quale Show con meno passione di prima perché ha preso una strada dell’audience, di fare ascolti. Anche Carlo Conti ha dovuto scendere a patti con le cose che creano morbosità. Più morbosità e meno qualità, anche perché poi i personaggi alla fine sono sempre gli stessi quelli da imitare. Non è che ti puoi inventare molto. In ogni caso è sempre un grande programma e porta a casa grandi ascolti”, ha concluso.