Blaze Lily Wallace, attivista di Extinction Rebellion, ha ucciso a coltellate il fidanzato Samuel Mayo per strada dopo che i due avevano avuto una lite nella loro abitazione nel sud-ovest di Londra. La studentessa di Giurisprudenza, come riportato dal Telegraph, è stata condannata all’unanimità all’ergastolo per omicidio e possesso illecito di un’arma da una giuria di otto donne e quattro uomini presso la Kingston-upon Thames Crown Court, che è rimasta riunita per 11 ore prima di deliberare.
La difesa della ventottenne ha provato a sostenere che l’imputata era sotto effetto di sostanze stupefacenti quando ha aggredito a morte il fidanzato, ma ciò non ha rappresentato una attenuante. Inoltre, secondo la sua versione, la vittima era armata con delle bacchette di legno affilate e lei stava semplicemente usando il coltello per allontanarlo in modo da proteggersi, quando il ragazzo si è avvicinato ed è stato trafitto dalla lama. “Si è lanciato addosso a me e non ho avuto modo di togliere l’arma. È stato orribile, non intendevo colpirlo”, ha detto. La giuria però non ha creduto alle sue parole.
Attivista di Extinction Rebellion uccide fidanzato dopo lite: la storia di Blaze Lily Wallace
Le bacchette di legno di cui Blaze Lily Wallace ha parlato in aula non sono state trovate sulla scena del delitto. A essere determinanti per la condanna sono state inoltre le testimonianze dei vicini di casa, che hanno assistito alla terribile scena. In particolare, questi hanno visto la ventottenne rincorrere il fidanzato dietro la loro casa armata di un coltello da cucina. Poi le urla di lui: “Per favore Blaze. Ti amo, per favore Blaze”.
La Polizia è arrivata sulla scena alle 21:57 insieme ai soccorsi, che hanno portato Samuel Mayo in ospedale, ma poco dopo è stato constatato il decesso. Il ragazzo era conosciuto alle forze dell’ordine per essere un tossicodipendente locale, che mendicava regolarmente fuori dalla stazione ferroviaria di Tesco e Mortlake. “Aveva una vita rovinata dal consumo eccessivo di droghe, ma nonostante questo era benvoluto dalla sua famiglia e dalla gente del posto”, hanno ricostruito i giudici. È anche per questo motivo che la vittima è stata subito soccorsa dai passanti, mentre la killer non ha fatto nulla per aiutarlo e si è dileguata. L’attivista di Extinction Rebellion, dopo avere ucciso brutalmente il fidanzato, non ha mai mostrato rimorso.