“VOGLIO ESSERE LA PRIMA TRANS AD ABORTIRE UN BAMBINO”: LO SCANDALO DELL’ATTIVISTA LGBT

Urge una premessa prima di addentrarci nel video delirante dell’attivista trans che afferma di volersi far impiantare l’utero per poi poter tranquillamente abortire un bambino: dopo la diffusione del video sul famoso canale social “Libs of TikTok”, non si hanno ancora contezza né del nome e né dell’occasione in cui quella che a tutti gli effetti appare come un’attivista trans abbia rilasciato tale breve intervento.



In tempi di “bufale” o simil tale occorre sempre prendere con le “pinze” quello che “esplode” nelle visualizzazioni social, specie se in arrivo dall’estero: detto ciò, l’appello-desiderio dell’uomo che si presenta come attivista transgender non è nient’altro che la risultanza di una cultura “woke” che prende spunto dal tema dei diritti (sacrosanti) di ciascuno, compresa la galassia LGBTQ+, per sfociare in derive e deliri tali come quanto illustrato nell’inquietante video diffuso sui social. «Voglio essere la prima donna trans a ricevere con successo un trapianto di utero»: così comincia il video dove la controversa e sconosciuta attivista (con tanto di bandiera dell’orgoglio trans dietro) lancia la sua “sparata” in piena “woke culture” americana.



TRANS E ABORTO, SU TIKTOK IL DELIRIO ‘WOKE’ CHE ‘VIOLENTA’ LA REALTÀ

L’impianto di utero con ovuli e ovaie per poter poi rimanere incinta: potrebbe già fermarsi qui il controverso “piano” dell’attivista trans. Ma qui il discorso va ben oltre e sembra davvero confezionato – come dice lo stesso individuo – per far scattare allo scandalo a chi vede nella “cultura woke” un pericolo fortissimo per valori, tradizioni e realtà stessa.

«Voglio essere la prima donna trans ad avere un trapianto di utero riuscito, ovaie e ovociti inclusi, e voglio essere la prima donna trans ad avere un aborto», ammette candidamente l’attivista. Non bastando il contenuto, vi aggiunge i vari dettagli surreali per poter raggiungere il suo scopo: «vorrei che il dottore asportasse gli organi riproduttivi femminili da un altro uomo trans consenziente» e poi ammette, «farò tutto il sesso gay necessario con quantità donne trans necessarie per rimanere incinta e lascerò che i transfobici e gli omofobi si grattino la testa chiedendosi che fare». Al netto dell’assurdità e dell’eugenetica “sfiorata” nel voler creare (o violentare?) una realtà certa come la biologia, credo che ogni commento ulteriore sia superfluo: è questa la realtà sognata da chi, giustamente, chiede più diritti per le persone LGBTQ+?